Il principio di responsabilità

3 La filosofia della responsabilità  Il problema etico è da millenni al centro della riflessione umana e oltre che una comprensione di sé a livello individuale e personale, l’uomo ha sempre cercato una spiegazione al proprio ruolo nell’universo e nel sistema della natura, il più delle volte adottando un’immagine di se stesso come gerarchicamente superiore alle altre creature per consapevolezza ed ingegno, nel tentativo di comprendere quale senso egli possa o debba dare alla propria esistenza. L’illusione di avere il pieno controllo sulla vita, sulla morte e sugli eventi naturali emerge da molti culti antichi, che guardavano comunque al mondo naturale con timore, rispetto e venerazione, consapevoli dello stretto legame, anche primitivo e inconscio, che intercorre tra uomo e natura. Col passare dei secoli l’antica visione mistica dell’esistenza si è lentamente trasformata e in gran parte sostituita con la convinzione che l’uomo possa disporre della natura e dominarla ora grazie soprattutto alla propria tecnica. L’antico rispetto per il mondo naturale e per la sua misteriosa grandezza è andato perduto, ma la nostra visione del mondo è pur sempre rimasta piuttosto ristretta e radicalmente antropocentrica. In quanto esseri senzienti e consapevoli continuiamo ancora ad interrogarci su cosa sia l’etica, quali debbano essere i suoi principi, le sue radici e se in realtà possa esistere un’unica etica, solida e definitiva, valida stabilmente in tutte le epoche. Ma a rendere le cose più difficili è intervenuta la circostanza che la tecnica è ora divenuta tecnologia, e il suo sviluppo è andato ben oltre la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e delle nostre azioni, o meglio delle ripercussioni delle nostre azioni, i cui effetti vanno oggi sommandosi e moltiplicandosi ad una velocità senza precedenti.