Il museo emozionale
Fin dall’antichità l’uomo ha sempre perpetrato una ricerca del bello, così come un culto delle emozioni, dei sentimenti e della conoscenza. E a mio parere la summa evidente di tali ricerche può essere individuata facilmente nell’arte. In essa ricerchia-mo un piacere edonistico e una esperienza estetica, così come un processo di arric-chimento conoscitivo, emozionale e anche psicologico. L’arte in quanto strumento di accrescimento personale e di riflessione. Ma a una dimensione immateriale si accom-pagna sempre anche immancabilmente la “prosaicità” del profitto, nonché l’elaborazione di strategie comunicative e di presentazione dell’offerta. Il sacro incon-tra il profano, ovvero l’arte incontra il marketing. Partendo da questo semplice spunto ha quindi inizio tale percorso espositivo, che andrà a svilupparsi poi nell’ambito di questa disciplina figlia dei nostri tempi moderni, con un particolare riferimento al mar-keting dell’arte, dei musei e alle nuove strategie emozionali e sensoriali. Il termine "museo" deriva dal greco antico "mouseion", che significa “luogo consacrato alle Muse”. In età ellenistica veniva chiamato museo l'edificio consacrato alle nove figlie di Zeus e Mnemosyne, protettrici delle arti e delle scienze, che ospitava anche libri e o-pere d'arte, cerimonie religiose e competizioni poetico - letterarie. Dal IV secolo a. C. il museo cominciò a indicare un luogo per riflettere, studiare e contemplare le opere frutto delle diver-se arti. In età Romana acquisisce invece un significato più preciso, è la grotta nel qua-le vengono custoditi cimeli e oggetti preziosi, statue e mosaici, al fine di ottenere stu-diati effetti decorativi (come quelle dell'imperatore Tiberio e di Sperlonga). Il legame fra Muse e Museo si conserva saldo anche nei secoli successivi, con l'avvento del Cri-stianesimo e la caduta del paganesimo: si va da tesori, celle e scrittoi monastici me-dievali agli studioli del '300 e '400 , che continuano ad essere indicati dagli intellettua-li dell'epoca come musarum studia (studi delle Muse) e che per volere dei grandi me-cenati vengono spesso decorati con dipinti ispirati proprio alle antiche divinità greche. Fra il Cinquecento e il Seicento si assiste quindi a una nuova trasformazione, quella degli studioli in camere delle collezioni , e alla nascita della galleria come nuovo spa-zio espositivo. Tipici esempi di questo periodo sono anche le grandiose raccolte pon-tificie romane e i cortili-giardini visti come musei archeologici all’aperto, ma anche i musei scientifici (i cosiddetti naturalia) e le raccolte private di oggetti d’arte nelle case e nelle botteghe degli artisti. Poi, nel Settecento, la svolta: il passaggio del museo da bene privato a bene pubblico e l’affermazione delle tipiche categorie museali del periodo, i musei dell’antichità e delle università. Nell’Ottocento infine, dopo la Rivoluzione Francese e con le requisizioni napoleoniche, le raccolte storico-artistiche acquisiscono lo status di pubblica utilità e proprietà (istituzioni pubbliche dei musei civici e delle Accademie). A partire dagli anni ’70-’80 del Novecento il dibattito sul museo s’intensifica sempre più, per essere proiettato al di là dei confini fisici dell’edificio ed entrare in re-lazione con l’ambiente e la società di cui si fa portavoce. Arrivando al giorno d'oggi invece, secondo la definizione data dall'ICOM, il mu-seo diviene "un'istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materia-li e immateriali dell'uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto."Il moderno visitatore coniuga ormai ai semplici obiettivi di apprendimento ed educazione anche la componente più ludica, emozionale e interattiva; e che non tutto può essere messo sotto teca o catalogato, come gestualità, ritualità e patrimoni culturali. Da semplice esposizione di oggetti il museo diviene anche espressione della cultura della comunità, dei valori di una socie-tà ed espressione di un comune sentire, nell’ambito di una contestualizzazione valoria-le precisa che verrà approfondita in seguito.
Il cambiamento dell’offerta e la contestuale evoluzione dell’atteggiamento e delle esigenze dell’utenza svolgono, come visto, un ruolo fondamentale. Se la società e l’ambiente cambiano, ciò ha evidenti ripercussioni su di noi e sugli stimoli che ci col-piscono. Pertanto anche le nostre conoscenze, le nostre competenze e persino i nostri desideri si evolvono. Il marketing non può restare a guardare, ma deve trovare il modo di rinnovarsi continuamente e di soddisfare le richieste di un pubblico sempre più esi-gente (e competente, in molti casi). Emozioni, sensazioni e interattività esperienziale sembrano offrire la risposta più pertinente a tale questione.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Serena Dal Piaz |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione sociale e istituzionale |
Relatore: | Enrico Postiglione |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 307 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il marketing sensoriale: analisi e ricerca dei 5 sensi nella comunicazione
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi