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Cinema per la scuola. Linee guida per una progettazione didattica efficace

Il presente lavoro ha come oggetto d'indagine l'educazione al linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole italiane.
Benché da più di mezzo secolo il cinema sia entrato nelle scuole, si è trattato prevalentemente di interventi occasionali e a sé stanti. Sono stati davvero pochi i contributi e i tentativi di sistematizzare tutte le esperienze per trarne delle indicazioni didatticamente fondate.
L'obiettivo di questa tesi è di offrire un contributo attraverso la ricerca di linee guida e indicazioni strategiche, per la progettazione di laboratori cinematografici nelle scuole, a partire dagli Spunti del Piano Nazionale Cinema per la Scuola e dalla normativa vigente.
Al fine di garantire una certa fondatezza alla ricerca, dopo un primo capitolo introduttivo sull'ingresso del cinema nelle scuole, la nascita della Media Education e l'assetto normativo, fino all'analisi del Piano tuttora in vigore, si passa nel secondo capitolo alla dimostrazione del valore psicopedagogico e didattico del cinema. Si cerca di capire quale sia il metodo didattico più efficace, analizzando in primis le varie declinazioni dell'educazione cinematografica. Una volta definita quale sia la via didatticamente più efficace, nel terzo capitolo, si esaminano varie questioni a partire dal problema dell'età scolare, il quadro delle competenze fondamentali, la mappatura delle attività necessarie e l'analisi nelle varie dimensioni della didattica, con una particolare attenzione al momento valutativo, per giungere ad una lista delle linee guida e indicazioni strategiche. Infine, questa lista delle linee guida, nel quarto capitolo, viene verificata sul campo, attraverso un'indagine qualitativa svolta in otto scuole di Roma e provincia, utilizzando metodi di ricerca e strumenti di rilevazione, quali osservazioni dirette e interviste a docenti, esperti e studenti.

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CAPITOLO 1 IL CINEMA PER L'EDUCAZIONE IN ITALIA: UNA PROSPETTIVA STORICA 1.1 Dal cinema educativo alla didattica del cinema Il cinema e il medium che maggiormente ha inciso sull'immaginario individuale e collettivo della cultura occidentale, innescando effetti dirompenti sulla società e sul vissuto degli uomini dell'età contemporanea (Casetti 2007). Come il resto delle tecnologie di comunicazione, anche il cinema mutua le sue caratteristiche peculiari dalle tecnologie preesistenti: fotografia (e ancor prima pittura) e teatro (modellizzazione della letteratura). Da questa duplice origine si può in qualche modo ricondurre la dicotomia che ha animato la discussione teorica sul cinema delle origini, individuando una doppia paternità per l'invenzione cinematografica: da un lato i fratelli Lumiere, padri del documentario nonché inventori 1 , dall'altro Mélies, padre del cinema di finzione. Mentre i Lumiere trasferiscono sullo schermo la vita quotidiana, comune, familiare, presentando al pubblico lo "spettacolo della realtà", per Mélies l'attività cinematografica si pone come continuazione di quella teatrale, intendendo i suoi film come veri e propri spettacoli, dove la messinscena si avvale di trucchi di ogni tipo, antesignani degli odierni effetti speciali (Angrisani, Marone, Tuozzi 2001). Questa distinzione tra l'istanza referenziale-documentaristica dei primi e l'istanza poetico-spettacolare del secondo, diede la percezione di una duplice potenzialità del medium, capace da un lato di fungere da mero supporto obiettivo, apparentemente neutrale rispetto al suo referente, e dall'altro di essere soggetto produttore di finzioni, storie e nuovi mondi. Così nei primi anni del secolo scorso, proprio per la sua valenza artistica ed espressiva, il cinematografo si svincola dall'essere considerato solo tecnica 1. La prima proiezione avvenne il 28 dicembre 1895 a Parigi, in una sala del Boulevard des Capucines, dove fu mostrato il primo “film” dei Lumiere: L'uscita dalle officine Lumière a Lyon-Montplaisir. 7

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