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Aspetti della ricerca scientifica sullo spiritismo in Italia (1870-1915)

Che cosa hanno in comune scienziati quali Cesare Lombroso, Charles Darwin, Thomas Huxley, Alfred Russel Wallace, Giovanni Schiaparelli, Charles Richet, Camille Flammarion, William Crookes, Oliver Lodge; filosofi quali Henri Bergson, William James, Henry Sidgwick, Giovanni Vailati; psicologi e psichiatri quali Sigmund Freud, Carl Gustav Jung, Enrico Morselli, Thèodore Flournoy; scrittori quali Luigi Capuana, Antonio Fogazzaro, Giuseppe A. Borgese, Gertrude Stein, George Eliot, Victor Hugo?
E’ un dato forse non abbastanza noto il fatto che tutti costoro, come pure molti altri personaggi del mondo della cultura, abbiano partecipato una volta almeno nella loro vita ad una seduta spiritica. Una di quelle tipiche riunioni in cui diverse persone stanno sedute attorno a un tavolo, in una stanza semibuia, in attesa che il medium evochi lo spirito di un defunto, legga il pensiero altrui o faccia muovere oggetti senza toccarli.
In realtà l’interesse per i fenomeni oggi chiamati parapsicologici fu un atteggiamento comune a molti intellettuali nel periodo a cavallo tra il XIX ed il XX secolo; così come le sedute spiritiche, la consultazione dei medium e l’insieme di credenze ad esse collegate furono pratiche e mode diffuse presso tutte le classi sociali dell’epoca.
Questa tesi si propone appunto di indagare il rapporto che uomini di scienza e filosofi soprattutto intrattennero con lo spiritismo, cercando di porre in luce le motivazioni che li spinsero ad avvicinarsi ad un mondo al tempo stesso misterioso, grottesco e inquietante.
L’ambito della ricerca si pone, come è doveroso, all’interno di ben precisi limiti geografici, cronologici e tematici.
L’area di riferimento è quella italiana, anche se nel capitolo iniziale si seguiranno l’origine e lo sviluppo della cosiddetta ricerca psichica, anticipatrice dell'odierna parapsicologia, nei principali paesi europei: Gran Bretagna, Francia ed area di lingua tedesca.
Il periodo preso in considerazione va dal 1870 al 1915 circa. Dopo un breve ma necessario excursus dedicato al magnetismo, sorta di “preistoria” dello spiritismo, viene affrontata la fase che si può definire scientifica dello studio del paranormale: intorno al 1870 si collocano le prime prove sperimentali della britannica “Dialectic Society” e del fisico William Crookes. Il 1915 è invece l’anno che segna l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, data simbolica che corrisponde anche- almeno nel nostro paese - all’inizio di una ‘fase calante’ dell’attenzione da parte del mondo scientifico.
Nei capitoli secondo, terzo e quarto vengono analizzati i profili e i contributi delle tre personalità italiane che con maggior impegno e interesse si sono dedicate allo studio dello spiritismo: Cesare Lombroso, Enrico Morselli e Giovanni Vailati.
Il contesto è quello del tardo positivismo, in cui le scienze biologiche avevano subito una rivoluzione all’apparire della dottrina evoluzionistica di Darwin e le scienze fisiche stavano assistendo alla crisi della teoria newtoniana per opera delle nuove scoperte di Bohr, Planck, Einstein e Heisenberg. La tradizionale immagine dell’universo ne usciva sconvolta, generando a sua volta una nuova immagine dell’uomo, ulteriormente ridimensionata dopo la rivoluzione copernicana. Una tale crisi di paradigmi non solo scientifici ma culturali nel senso più ampio non fu indolore, conducendo scienziati, pensatori e letterati a confrontarsi in modo nuovo e accesissimo su temi di portata epocale: il ruolo della scienza in rapporto alla fede e alla morale, il posto dell’uomo nell’universo o nella creazione divina. In questo contesto anche lo spiritismo giocò il suo ruolo, divenendo - a seconda dei punti di vista - una nuova frontiera di ricerca per la scienza, una forma moderna ed attendibile di religione o di spiritualismo “scientifico”, quando non, invece, una mera e ingannevole mistificazione.

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio Pesoli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia
  Relatore: Gianni Micheli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 164

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Parole chiave

parapsicologia
positivismo
spiritismo
spiritualismo
giovanni vailati
sigmund freud
storia della scienza
henri bergson
carl gustav jung
cesare lombroso
enrico morselli
paranormale
fenomeni paranormali

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