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L’apprendimento in gruppo. Una raccolta di dati sugli studenti di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Perugia

Il gruppo è un’entità mutevole, complessa e in grado di rispondere ad una vasta gamma di sollecitazioni. E’ un luogo in cui mettersi in gioco ed imparare giocando. E’ un ambiente difficile ma in cui le difficoltà si affrontano insieme. E’ il luogo in cui sperimentare la crisi, in tutto il suo andamento. E’ il luogo delle diversità, di molteplici individualità tenute a svelarsi. E’ un momento formativo in cui il dialogo genera confronto e conflitto. Il gruppo è una rappresentazione archetipica del viaggiare verso, il viaggio dell’esperienza del Sé, così ricco di momenti di crisi ma così generoso di momenti formativi, che si struttura anche attraverso lo sviluppo della conoscenza dei mezzi conoscitivi a propria disposizione.
Abbiamo visto come la psicologia sociale si interessi del processo di apprendimento in relazione alle dinamiche di ordine intra e interpsichico attivate nei soggetti immersi nel fenomeno. Fra queste abbiamo più volte menzionato le modificazioni riscontrabili nelle strutture e nelle abilità cognitive messe in campo nell’opera di co-costruzione della conoscenza in situazioni collegiali d’apprendimento.
Gli studenti “cooperativi” si trovano ad essere alternativamente produttori e consumatori di materiali simbolici che, passando attraverso il filtro del gruppo, risultano di più facile ed economico utilizzo, in termini di risorse cognitive. Acquisendo all’interno del gruppo la consapevolezza di essere una componente dotata di capacità positive nella creazione dei propri strumenti per apprendere ad apprendere, sfruttando la funzione di scaffolding tipica delle situazioni di apprendimento interattivo-cooperativo, gli individui riescono a percepire, più agevolmente, il Sociale come Sociale Differenziato. Le informazioni trattate e veicolate dai componenti del gruppo, in risposta al bisogno di stabilità e certezza nella comprensione (crisi), permettono all’individuo di superare le incertezze attingendo e facendo propri gli artefatti (culturali) prodotti e messi a disposizione dai componenti del gruppo, riducendo così la complessità del proprio processo di conoscenza.
Il lavoro di gruppo, integrando i metodi di insegnamento tradizionali, risponde così ad una delle finalità precipue di un soggetto sociale preposto alla formazione di livello superiore quale è l’Università.
L’utilità a livello formativo risiede qui, in questo circolo virtuoso, nel cerchio magico , nel percepirne lo sviluppo e conseguentemente riuscire a trasformare l’incertezza in fattore di crescita.
La nostra esplorazione ha cercato di far emergere, attraverso le parole degli studenti, come questi ultimi percepiscano il fenomeno e come si rapportino ad esso.

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4 Introduzione L’interesse per il lavoro di gruppo in relazione all’apprendimento nasce, innanzitutto, dal considerare il gruppo il luogo ideale per la sperimentazione e la verifica del proprio bagaglio di conoscenze, dallo scorgerne le complessità e dal rimanerne affascinati. Il gruppo è un’entità mutevole, complessa e in grado di rispondere ad una vasta gamma di sollecitazioni. E’ un luogo in cui mettersi in gioco ed imparare giocando. E’ un ambiente difficile ma in cui le difficoltà si affrontano insieme. E’ il luogo in cui sperimentare la crisi, in tutto il suo andamento. E’ il luogo delle diversità, di molteplici individualità tenute a svelarsi. E’ un momento formativo in cui il dialogo genera confronto e conflitto. Il gruppo è una rappresentazione archetipica del viaggiare verso, il viaggio dell’esperienza del Sé, così ricco di momenti di crisi ma così generoso di momenti formativi, che si struttura anche attraverso lo sviluppo della conoscenza dei mezzi conoscitivi a propria disposizione. Abbiamo visto come la psicologia sociale si interessi del processo di apprendimento in relazione alle dinamiche di ordine intra e interpsichico attivate nei soggetti immersi nel fenomeno. Fra queste abbiamo più volte menzionato le modificazioni riscontrabili nelle strutture e nelle abilità cognitive messe in campo nell’opera di co-costruzione della conoscenza in situazioni collegiali d’apprendimento. Gli studenti “cooperativi” si trovano ad essere alternativamente produttori e consumatori di materiali simbolici che, passando attraverso il filtro del gruppo, risultano di più facile ed economico utilizzo, in termini di risorse cognitive. Acquisendo all’interno del gruppo la consapevolezza di essere una componente dotata di capacità positive nella creazione dei propri strumenti per apprendere ad apprendere, sfruttando la funzione di scaffolding 1 tipica delle situazioni di apprendimento interattivo-cooperativo, gli individui riescono a percepire, più agevolmente, il Sociale come Sociale Differenziato. Le informazioni trattate e veicolate dai componenti del gruppo, in risposta al bisogno di stabilità e certezza nella comprensione (crisi), permettono all’individuo di superare le incertezze attingendo e facendo propri gli artefatti (culturali) prodotti e messi a disposizione dai componenti del gruppo, riducendo così la complessità del proprio processo di conoscenza. 1 Vygotskij L.S., Pensiero e Linguaggio, trad. it. Laterza, 1990.

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