Le fusioni tra Borse. Il caso London Stock Exchange Group plc
Con il presente lavoro ci si è voluti soffermare sull’analisi di un tema molto attuale, ovvero l’integrazione tra le Borse Valori, con particolare riferimento alla fusione tra Borsa Italiana e London Stock Exchange avvenuta nel 2007.
Negli ultimi due decenni la stock exchange industry nel mondo ha ampliato in modo considerevole le proprie dimensioni operative, ma è stato solo nel terzo millennio che la morfologia del settore in esame ha subito una profonda trasformazione a seguito principalmente dei processi aggregativi, fortemente stimolati dai cambiamenti nella regolamentazione e dall’innovazione tecnologica, combinate con le mutate esigenze dei clienti. A fronte di queste considerevoli evoluzioni, le Borse hanno cercato di difendere il proprio business e di migliorare il proprio funzionamento nel settore, per lo più attraverso strategie di crescita. Le Borse, come ogni altra azienda, possono programmare una crescita interna, possono cooperare e stringere alleanze con altre aziende dello stesso settore e, infine, possono procedere a fusioni con aziende simili, estendendo il proprio business lungo una data catena del valore o andando oltre la catena stessa. In questi ultimi anni nessuna delle grandi Borse europee è riuscita, attraverso la crescita interna, a raggiungere una posizione di leadership a livello continentale; ne consegue che la crescita esterna, attraverso acquisizioni e fusioni, è l’unica strada percorribile per raggiungere delle economie di scala e generare valore per gli azionisti delle Borse. È proprio questo il percorso che ha scelto Borsa Italiana per ovviare alla crescente concorrenza creatasi negli ultimi anni.
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Informazioni tesi
Autore: | Martina Retis |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Economia della banca e dei mercati finanziari |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Emanuele Maria Carluccio |
Istituito da: | Università degli Studi di Verona |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 238 |
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