L'evoluzione del federalismo tedesco: da Weimar alla Grosse Koalition
Il percorso costituzionale della nazione tedesca è sicuramente uno dei più affascinanti e fondamentali per la storia del costituzionalismo, in quanto il suo modello istituzionale è considerato come il tertium comparationis dello stato federale ed è stato quindi preso come punto di riferimento per la redazione di alcune costituzioni di stati che hanno adottato un sistema federale. “Il federalismo rappresenta un elemento intrinseco dell’essenza costituzionale tedesca, un fattore culturale prima ancora che giuridico” .
Già nel 1871, quando viene proclamato il II Reich, la Germania deve tener conto delle realtà locali e di conseguenza diventa uno stato federale e non uno stato regionale come gli altri stati che si stavano costituendo nello stesso momento . L’unificazione della Germania avviene grazie al carisma di Bismark e al ruolo importante della Prussia – perno della nazione tedesca e Land più grande – costituendosi in una monarchia costituzionale pura. Nasce come federazione egemonica sotto la guida prussiana che rappresenta quello che sarà il Piemonte per l’unificazione italiana.
Il Secondo Reich porterà la Germania alla Prima Guerra mondiale, ed in seguito alla sconfitta subita, nascerà la Repubblica di Weimar nel 1919, anno in cui sarà promulgata la costituzione, destinata a costituire il prototipo di tutte le costituzioni democratico - liberali del primo dopoguerra, la quale introdurrà elementi innovativi ispirati alle idee socialdemocratiche. Tuttavia il “paradosso di Weimar” sarà uno dei fattori più studiati e più discussi nella storia del costituzionalismo, in quanto la stessa costituzione, considerata ancora oggi come modello da seguire, genererà la dittatura più feroce di tutto il Novecento.
Nel 1933 Hitler, alla morte di von Hindenburg, riunendo le cariche di presidente del Reich e di cancelliere, instaurerà la sua dittatura legalitaria, ricorrendo agli elementi presenti nella costituzione stessa in quanto troppo debole per poter contrastare l’ascesa del suo potere non contenendo disposizioni che potessero limitare tale atto. Il terzo Reich del “Führer” porterà il mondo ad una seconda catastrofe, trascinando la nazione tedesca in un abisso profondo, lasciando alla storia del secolo scorso una macchia indelebile e crudele per lo sterminio degli ebrei.
Nel secondo dopoguerra la Germania verrà divisa in 4 zone occupate dalle potenze vincitrici della guerra – USA, Regno Unito, Francia e URSS - e nel 1949 nascono sostanzialmente due stati diversi, in quanto le tre potenze occidentali costituiranno la Repubblica federale Tedesca e l’URSS la Repubblica democratica Tedesca. La zona occupata dai sovietici sarà repressa da un regime che non le permetterà di risollevarsi dalle conseguenze della Guerra, mentre la BRD (Bundesrepublik Deutschland) sarà quella che rappresenterà la nazione tedesca fino al crollo del muro di Berlino, simbolo della Guerra fredda e del mondo diviso in due blocchi. La legge fondamentale (Grundgesetz) della Repubblica Federale diventerà la costituzione della odierna Germania, rappresentando un modello di stabilità senza lasciare spazio ad arbitri soprattutto in materia di diritti fondamentali.
Nel 1989 con il crollo del muro le due Germanie si unificheranno nuovamente, e questo evento porrà fine alla guerra fredda aprendo ad una nuova pagina di storia per il popolo tedesco, sostenendo i costi dovuti alla divisione ma risollevandosi grazie alla stabilità delle istituzioni e a personaggi politici con grande tenacia.
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Informazioni tesi
Autore: | Enrico Silvio Antonazzo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Giovanni Poggeschi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 97 |
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