Skip to content

Il reinserimento lavorativo dei soggetti in stato di disagio sociale

Lo studio realizzato si propone di analizzare i provvedimenti finalizzati ad aumentare l'occupazione di una particolare categoria di lavoratori: i soggetti in stato di disagio sociale.
All'interno di questa realtà coesistono numerose problematiche di ordine personale e sociale che rischiano di venire acuite dalla mancanza del sistema di relazioni interpersonali garantite dal mondo del lavoro.
La prima parte del lavoro è diretta ad illustrare l'evoluzione della disciplina del collocamento ed a chiarire la ratio degli interventi realizzati in tema di avviamento al lavoro. Stante la sostanziale ineffettività, da un lato del principio dell'avviamento numerico (legge n. 264/49) e dall'altro delle norme sul collocamento obbligatorio a favore delle c.d. ''categorie protette'' (legge n. 482/68), il legislatore ha provveduto alla generalizzazione della richiesta numerica, a fronte però dell'introduzione dell'istituto della riserva a favore delle c.d. ''quote deboli'' (art. 25, legge n. 223/91). Questo istituto, grazie ad un'estrema flessibilità d'utilizzo, può essere usato indifferentemente per favorire il collocamento dei soggetti in stato di disagio sociale, nonché per risolvere problematiche occupazionali che si verifichino a carattere locale (disoccupati di lungo periodo o lavoratori iscritti alle liste di mobilità).
La seconda parte dello studio analizza invece gli strumenti occupazionali disponibili per i soggetti in stato di disagio sociale. Attraverso un'intensa produzione normativa questo decennio ha apportato infatti nuove prospettive occupazionali per le categorie svantaggiate, prospettive legate anche, da un lato alla crescita del c.d. ''terzo settore'' e delle cooperative sociali di tipo b) (legge n. 381/91) e, dall'altro lato, ad un generale ripensamento dell'organizzazione del lavoro tradizionale attraverso la diffusione del telelavoro.
La terza parte, infine, analizza le problematiche legate ad esperienze carcerarie, a fenomeni di tossicodipendenza ed alla diffusione del virus HIV, ponendo in particolare l'accento sul ruolo della cooperazione sociale all'interno delle carceri e delle comunità di recupero.
In estrema sintesi si è voluto quindi dimostrare come, attraverso in percorso di ''collocamento mirato'', non sia mai possibile ipotizzare a priori un'esclusione definitiva dal mercato del lavoro per i soggetti che presentino scarse capacità lavorative residue. Occorre al contrario neutralizzare di fatto gli handicap fisici e sociali, così come previsto anche dalle misure del c.d. Pacchetto Treu (legge n. 196/97), nonché dal d.P.R. n. 469/97.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 I N T R O D U Z I O N E L’AREA DEL DISAGIO SOCIALE Tra le politiche del lavoro ricoprono di certo un ruolo preminente i provvedimenti finalizzati ad aumentare l’occupazione di particolari categorie di lavoratori. Giovani, donne, disoccupati di lunga durata, portatori di handicap, sono solo alcune delle categorie che, in virtù della loro posizione di debolezza all’interno del mercato del lavoro, godono di particolari forme di tutela. A tal fine il legislatore, l’esecutivo, gli enti locali e le parti sociali hanno dato vita nel corso degli anni ad una complessa serie di interventi che vanno dagli incentivi economici e normativi finalizzati all’assunzione ed alla creazione diretta di posti di lavoro, alla ridistribuzione delle occasioni di lavoro, anche attraverso la costituzione di speciali rapporti di lavoro. Lo studio realizzato in queste pagine si propone di analizzare le possibilità di reinserimento lavorativo per un’eterogenea categoria di lavoratori deboli: i soggetti in stato di disagio sociale. All’interno di questa realtà coesistono numerose problematiche di ordine personale e sociale che rischiano di venire acuite dalla mancanza del sistema di relazioni interpersonali garantite dal mondo del lavoro, e dalla stabilità finanziaria assicurata da un’occupazione. Al fine di focalizzare l’oggetto del nostro studio, può essere utile avvalersi di una definizione contenuta all’interno della legge n. 381/91 di disciplina delle cooperative sociali 1 . L’art. 4, c. 2, della legge suddetta prevede infatti che il 30% dei lavoratori della cooperativa debbano essere appartenenti alle c.d. “persone svantaggiate” elencate al c. 1 dello stesso articolo: “(...) si considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione”. L’area del disagio sociale è da molti anni oggetto di analisi da parte degli studiosi delle discipline sociali (psicologi e sociologi innanzitutto) e, per ciò che concerne eventuali aspetti patologici, da parte degli studiosi della scienza medica. Numerose sono le iniziative adottate nei vari settori, al fine di evitare 1 Cfr. par. 5.2.1.1.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi