Le attività immateriali e l’avviamento: il trattamento nei principi contabili internazionali e l’applicazione dell’impairment test nelle imprese bancarie quotate in Italia
L’oggetto di questa Tesi è l’analisi del trattamento contabile dell’avviamento e delle altre attività immateriali, così come previsto dalle versioni più recenti dei principi contabili emanati dall’International Accounting Standard Board. Questi prevedono delle novità significative rispetto alla prassi contabile comunemente adottata nella maggior parte dei Paesi, compreso il nostro, fino a pochi anni fa. La più importante, con riferimento all’avviamento, è l’abbandono dell’ammortamento sistematico e del concetto di vita utile definita, che costituisce il presupposto per un trattamento di questo tipo.
L’avviamento, per le imprese che applicano i principi IAS/IFRS, viene iscritto in bilancio come un’attività a vita utile indefinita, con la verifica periodica dell’esistenza di perdite di valore (impairment test). Nel procedimento di impairment vengono usati metodi di valutazione economico-finanziaria e di mercato, si avrà una valutazione diretta dell’utilità stessa, fatta partendo dal punto di vista dell’azienda utilizzatrice o del mercato, a seconda del parametro di valutazione utilizzato, tutto questo in un’ottica liberistica che dà un peso maggiore all’auto-regolazione piuttosto che alla pianificazione.
La disciplina contabile delle attività immateriali è oggetto di studi relativamente recenti. L’argomento ha acquisito una certa rilevanza a partire dagli anni Ottanta, parallelamente all’aumento dell’importanza economica delle attività immateriali nel contesto dell’economia di mercato. A questo proposito occorre fare una distinzione tra avviamento e altre attività immateriali. L’accresciuta importanza di una corretta valutazione del valore di bilancio di attività quali marchi, lavori artistici, immateriali legati alla tecnologia, ai rapporti con la clientela o con la rete distributiva (franchising), è una diretta conseguenza dell’evoluzione del sistema di mercato da un’economia di eccesso di domanda, con una debole pressione concorrenziale, ad un contesto di eccesso di offerta, caratterizzata da una intensa competizione basata sempre più spesso sugli elementi immateriali, piuttosto che sul prodotto/servizio in sé, che tende a diventare sempre più spesso una mera commodity. L’importanza economica di tale successo si riflette immediatamente sul valore di mercato dell’azienda.
Ecco quindi che comincia ad intuirsi la ragione dell’accresciuta importanza dell’avviamento: nel momento in cui un soggetto voglia acquisire l’azienda in questione, non pagherà semplicemente il valore degli immobili, delle attrezzature o dei macchinari (elementi che, in un’impresa innovativa, potrebbero non essere nemmeno presenti): dovrà pagare un sovrapprezzo, che concettualmente è legato a quegli elementi che non possono essere inseriti nel bilancio immediatamente precedente alla data dell’acquisizione. Questo sovrapprezzo, nel bilancio consolidato dell’acquirente successivo all’acquisizione, andrà ad essere allocato in parte agli elementi immateriali citati in precedenza (i cosiddetti intangibili specifici), mentre per la parte rimanente andrà a costituire l’avviamento.
Dopo aver esaminato il trattamento contabile dell’avviamento e degli intangibili specifici, si andrà ad analizzare l’applicazione dell’impairment test in un campione di imprese operanti nel settore bancario quotate alla Borsa di Milano. Questo settore è stato scelto in quanto l’avviamento e le risorse immateriali rivestono un’importanza molto elevata anche nel settore dei servizi finanziari, specie in un contesto di mercato come quello che si è avuto nel nostro Paese negli ultimi anni, caratterizzato dal verificarsi di numerose operazioni di concentrazione, in seguito alla riforma della regolamentazione del settore bancario avvenuta nel 1993 e alla privatizzazione di numerosi istituti di credito.
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Informazioni tesi
Autore: | Dario Colombo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Andrea Amaduzzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 144 |
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