Principi costituzionali in tema di testamento biologico
In questi ultimi anni nel panorama italiano (ma non solo) si sono verificati alcuni fatti di cronaca che hanno scosso l'opinione pubblica e hanno accesso il dibattito sull'opportunità di introdurre nel nostro ordinamento l'istituto del cd. testamento biologico.
La contrapposizione “classica” per quanto riguarda le tematiche del fine-vita (e più in generale le questioni bioetiche) parrebbe, almeno in Italia, quella tra cattolici e laici. I primi sottolineano la sacralità della vita e la considerano un valore inviolabile ed indisponibile; chi invece abbraccia una posizione laica tende a porre in risalto la qualità della vita. Al di là delle contrapposizioni etiche in seno alla società civile, il tema del fine-vita può (e merita di) essere analizzato anche in una prospettiva costituzionale. L’ipotesi di ricerca, pertanto, è che nella Costituzione sia quindi rinvenibile un nucleo di principi e diritti che valgano a costituire una sorta di minimo comune denominatore dotato di autorevolezza ed in grado di fornire una base sufficientemente chiara, coerente, condivisa ed efficace per disciplinare le situazioni riconducibili al fine-vita, ed in particolare per introdurre una disciplina legislativa del cd. testamento biologico.
Nella prima parte quindi si analizzeranno alcuni articoli della nostra Costituzione per individuare quali sono i diritti (di rango costituzionale) coinvolti appunto nella tematica del fine-vita riconosciuti e tutelati nel nostro ordinamento per poi ricercare, se sono ravvisabili, a partire dalla Carta repubblicana, spazi effettivi per una disciplina dell'istituto in questione.
Nella seconda parte invece si è dato spazio alle vicende di cronaca verificatesi in questi anni, analizzando l'operato dei giudici che spesso si sono trovati a decidere situazioni a fronte di una normativa insufficiente.
Nella terza parte invece ci si è soffermati su alcuni dei problemi più dibattuti per quanto riguarda l'istituto in commento (come la riconducibilità o meno dell'istituto al concetto di eutanasia, la qualificazione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale come trattamenti sanitari, la vincolatività delle dichiarazioni in esso contenute...), per poi giungere all'analisi del disegno di legge approvato dal Senato nel marzo dell'anno scorso e ora in esame alla Camera.
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Draghetti |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Augusto Antonio Barbera |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 218 |
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