I nuovi fattori di rischio per il successo accademico: studio sul ruolo dell'Internet Addiction Disorder e del Mind Wandering in un campione di studenti universitari
Il nucleo attorno al quale si delinea la tesi qui presentata è il concetto di successo accademico, inteso nei termini di un percorso universitario positivo, svolto entro le tempistiche prestabilite e con un voto medio elevato.
Ciò che motiva la realizzazione di questo studio è l’interesse per tutti quei fattori che possono avere in un qual modo un’influenza sull’andamento della carriera accademica degli studenti universitari, nello specifico in direzione negativa, determinando di fatto un calo delle prestazioni e conseguentemente un insuccesso del percorso accademico.
Sebbene alcuni fattori siano chiaramente connessi alle performance degli studenti, quali la tendenza alla procrastinazione, la bassa o l’alta motivazione allo studio, il possedere un self-concept accademico positivo o negativo e alcuni dei tratti di personalità del modello dei Big Five, ve ne sono altri che, pur essendo marcatamente presenti nella vita degli universitari, non sono stati ancora adeguatamente indagati, dunque non ne si conosce con chiarezza la possibile influenza sulla carriera accademica.
Nello specifico, scopo di questo studio è valutare se e in quale modo il sempre più diffuso fenomeno dell’Internet Addiction Disorder, la cosiddetta Dipendenza da Internet, abbia un impatto sul percorso universitario degli studenti. Tale interrogativo nasce dalla consapevolezza che in un mondo digitale come quello odierno, entro il quale l’utilizzo di Internet e dei Social Media sullo smartphone, sul tablet e sul pc è in costante aumento, le conseguenze derivanti da un maluso o un uso eccessivo di tali strumenti possono avere un impatto negativo nella vita degli individui.
Quando si fa riferimento agli studenti i quali, per scopi ricreativi o accademici utilizzano le piattaforme digitali quasi costantemente, gli interrogativi sull’impatto che queste pratiche possono avere sull’attenzione, sullo studio e sulle loro performance, determinano la necessità di indagare se questa condizione possa o meno essere considerata uno dei fattori di rischio per il successo accademico.
Oltre a ciò, un fenomeno che si sperimenta con frequenza e che può avere un’influenza negativa sulle performance degli studenti è il mind wandering. Quando se ne parla ci si riferisce ad uno spostamento dell’attenzione da un’attività che si sta svolgendo verso pensieri auto generati non connessi ad essa. Dunque ci si domanda se la frequente sperimentazione di tali condizioni possa avere un impatto negativo sulla carriera accademica, in quanto è presumibile pensare che qualora un soggetto si perda spesso nei propri pensieri possa incontrare delle difficoltà nel prestare attenzione alle lezioni universitarie e allo studio.
Emerge quindi la necessità di valutare quali fattori non ancora indagati abbiano un ruolo significativo nel determinare il percorso accademico degli studenti e allo scopo di rispondere a queste domande è stata strutturata una batteria di test che indaga i costrutti sopracitati e che è stata somministrata ad un campione di 120 studenti universitari di diverse facoltà.
Di fatto, in prospettiva futura, la valutazione dei fattori di rischio per la carriera accademica può risultare molto utile per aumentare il grado di consapevolezza rispetto a come individuare situazioni problematiche e quali precauzioni adottare allo scopo di evitarne l’insorgenza, nonché promuovere delle attività di prevenzione nel contesto universitario e di orientamento ai propri obiettivi accademici.
Il testo di questa tesi è suddiviso in tre capitoli:
Il primo capitolo definisce i costrutti chiave della ricerca descrivendo nel dettaglio i nuovi fattori di rischio per il successo accademico, quali l’Internet Addiction Disorder e il Mind Wandering, per poi riferirsi a quelli più chiaramente conosciuti, ossia la procrastinazione accademica, la motivazione accademica, il self-concept accademico e i tratti di personalità dei Big Five. I diversi costrutti vengono non soltanto analizzati da un punto di vista concettuale, ma vengono anche considerati in interazione l’uno con l’altro facendo riferimento ai diversi contributi teorici ed empirici presenti in letteratura scientifica.
Il secondo capitolo riguarda più marcatamente la ricerca svolta descrivendone gli aspetti tecnico procedurali. Vengono chiariti gli obiettivi e le ipotesi alla base dello studio, vengono definiti il campione di soggetti utilizzato e le procedure di campionamento, vengono descritti gli strumenti, le modalità di somministrazione della batteria di questionari e le procedure di raccolta dei dati.
Il terzo capitolo riguarda la descrizione delle analisi eseguite sui dati ottenuti mediante il programma SPSS e i risultati delle stesse. Vengono riportati gli elementi significativi e specificate le conclusioni tratte da quanto emerso, nonché i limiti individuati della ricerca.
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Informazioni tesi
Autore: | Michela D'Imporzano |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Carlo chiorri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 103 |
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