L'amministrazione della giustizia alla caduta della Repubblica di Venezia. Problematiche in una fase di transizione (1797-1806)
La storiografia rileva come l’anno 1797 sia rimasto a lungo l’orizzonte temporale entro cui si è autoconfinata la ricerca storica su Venezia, e solo recentemente gli storici hanno orientato lo sguardo verso quel cinquantennio che è seguito alla caduta della Repubblica ed è collocato prima della rivoluzione quarantottesca, tanto cara alla storiografia risorgimentale.
In tale ambito temporale, si è inteso analizzare taluni aspetti della situazione in cui ebbe a trovarsi l’ordinamento giudiziario veneziano nel cruciale momento, storico e politico, della caduta della Repubblica e del successivo passaggio ad un regime politico e giuridico, quello imperiale, completamente diverso.
La storiografia ha sempre posto l’accento sulla correlazione esistente tra la tipicità dell’ordinamento veneziano, la sua peculiarità rispetto alle altre organizzazioni statuali italiane, dettata sia dalla struttura costituzionale che dalla durata temporale della stessa, ed il particolare ambito territoriale in cui è sorto. Il diritto veneto e l’amministrazione della giustizia che ne è derivata (la quale presenta più di un’analogia con un altro sistema giuridico particolare come quello inglese, quantomeno per il concetto di equità di cui entrambi si sono ammantati) erano talmente diversi da quelli operanti nel resto del territorio italiano che si sono ritrovati ad essere contrapposti addirittura all’interno stesso dello stato veneziano, tra la città dominante che li aveva generati ed il dominio di terraferma.
Negli anni della prima dominazione austriaca, dal 1798 al 1806, si pervenne quindi allo scontro di due mentalità, di due culture giuridiche, di due modi di intendere il ruolo del giudice. Era la sfera del diritto comune che andava a cozzare e a travolgere quella del peculiare diritto veneto, cancellandone pressochè le tracce, compreso anche quanto di positivo potesse aver prodotto.
Il fulcro di questa diversa concezione del ruolo e dei poteri del magistrato, e dell’ordinamento giuridico in genere, è stato individuato nei lavori della Commissione straordinaria istituita nel 1799 dal governo centrale di Vienna con il compito di regolamentare, armonizzandolo con il proprio, l’ordinamento giudiziario delle province venete. Invero, con l’estensione dell’ordinamento giudiziario in vigore nel resto dell’Impero anche alle province venete a decorrere dal 1° marzo 1804, il diritto e l’ordinamento giudiziario veneziani furono definitivamente accantonati.
Ma ancora cinquant’anni dopo Daniele Manin ne lamentava la scomparsa, e nella sua visione apologetica lo esaltava come un modello di diritto a cui ispirarsi, mentre lo stesso Impero Asburgico con la riforma dell’ordinamento giudiziario del 1849 riprenderà diversi caratteri del diritto processuale veneto nella sua riforma della procedura penale.
E, comunque, i principi che del patrimonio giuridico veneziano venivano comunemente ed obiettivamente riconosciuti positivi - la pubblicità del dibattimento, la sua oralità, le modalità accusatorie e non inquisitorie del processo, le arringhe a difesa degli imputati - non sono andati perduti, ma, all’evidenza, sono stati effettivamente recepiti ed utilizzati anche dagli ordinamenti giuridici contemporanei.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Lorena Dei Rossi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Giovanni Vittorio Signorotto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 149 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Gli Ebrei in Italia - Alcuni studi di ''Italia Judaica''
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi