Prospettive di sviluppo e nuovi assetti organizzativi dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari
Con il presente lavoro si intende analizzare i grandi mutamenti intervenuti nel settore aeroportuale in seguito all’entrata in vigore della legge 24 dicembre 1993, n. 537, legge con cui è stata disposta la costituzione di società di capitali per la gestione di servizi ed infrastrutture degli aeroporti. In particolare, questa realtà verrà esaminata con riguardo ad un caso specifico, quello dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari.
Successivamente si prenderanno in esame le trasformazioni strutturali alle quali il Consorzio per l’Aeroporto vuole giungere con la progettazione di nuove aree adiacenti o interne all’Aeroporto e il miglioramento di quelle esistenti.
Nel 1° capitolo si parlerà di come l’aeroporto giuliano ha avuto origine e si è evoluto, affrontando argomenti quali le tappe fondamentali, le istituzioni intervenute e i finanziamenti necessari alla realizzazione di tale progetto.
Si noterà, in particolare, come Ronchi dei Legionari non sia sempre stata la zona in cui aveva sede l’Aeroporto del F.V.G., presente, nei suoi primissimi anni di attività , nella zona di Merna, presso Gorizia.
Verrà messo in luce l’impegno di molte istituzioni (Amministrazioni provinciali e comunali di Gorizia, Udine e Trieste, Camere di Commercio ed Enti del Turismo etc.) conglobate in un’unica unità per ottenere un risultato ottimale riguardo la realizzazione di un simil progetto.
Infine, sempre nel 1° capitolo, verrà offerta una visione d’insieme dell’andamento del traffico e delle merci “vissuto” dall’Aeroporto giuliano nei suoi anni di attività, partendo dagli albori (1962) per giungere fino ai giorni nostri.
Si passerà così al 2° capitolo, strutturato da un punto di vista normativo, nel quale si potrà riscontrare tutta una serie di norme atte a regolarizzare il settore. Si tratterà, quindi, non solo di norme di carattere nazionale ma anche di direttive comunitarie aventi lo scopo di realizzare quell’integrazione europea, così decantata negli ultimi tempi, anche nel settore dei trasporti aerei.
Proprio in seguito a questa serie di normative, l’Aeroporto di Ronchi dei Legionari, visto il suo carattere geograficamente centrale in un contesto europeo, ha optato per una parallela ristrutturazione interna legata anche all’imminente avvento del Grande Giubileo del 2000.
Di queste trasformazioni si parlerà nel 3° capitolo, nel quale verranno analizzati progetti quali il nuovo terminal passeggeri e merci, la posa in opera di tre pontili telescopici di imbarco/sbarco passeggeri, nei quali far affluire gli stessi costretti, fino ad oggi, a raggiungere l’aeroporto passando attraverso il piazzale d’arrivo dei velivoli rischiando così di trovarsi a dover affrontare qualsiasi condizione climatica.
Un progetto particolarmente importante, sia per la struttura richiesta che per il ruolo che andrà a svolgere è quello che riguarda la realizzazione del “Polo Intermodale”, analizzato come progetto a sé stante nel 4° capitolo (la scelta di dedicargli un proprio spazio è stata portata proprio dalla notevole importanza che si è ritenuta avere).
“Polo Intermodale” è un termine utilizzato per indicare l’interconnessione tra diversi mezzi di trasporto. In questo caso si parlerà di interconnessione fra trasporto aereo, ferroviario e su strada ordinaria. Il progetto tratterà dunque la realizzazione di una linea ferroviaria che colleghi l’aeroporto giuliano con le altre località limitrofe, in modo da agevolare gli spostamenti ai passeggeri che raggiungeranno la nostra regione per via aerea.
L’interconnessione riguarderà non solo il settore passeggeri, ma anche quello delle merci, nel quale entrerà in gioco il nuovo scalo di Cervignano del Friuli che ad esso verrà collegato per realizzare, come si noterà più in dettaglio nel 4° capitolo, una struttura capace di conformarsi alle maggiori già esistenti nel nostro territorio e , soprattutto nel contesto europeo.
L’ultimo capitolo, il 5°, tratterà tutta la parte commerciale legata all’andamento del traffico, includendo in tale locuzione sia il movimento aeromobili, che quello passeggeri e merci.
Tenendo in considerazione la realizzazione della nuova zona cargo, verranno analizzate le quantità di merci importate ed esportate dalla nostra regione considerando, dapprima, le diverse aree del mondo prese in esame come tutt’uno, per poi addentrarsi in ogni singola area e mostrare la rispettiva conformazione economica rappresentata, appunto, dalle quantità di merci esportate ed importate.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Casonato |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | maria Paola Pagnini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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