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L'artista non è libero nella vita, ma solamente nell'arte (Wassily Kandinsky): Antonio Ligabue

Questa tesi è incentrata sull'artista Antonio Ligabue.
Gli aspetti della sua arte vengono messi in evidenza partendo da definizioni che di essa ne danno importanti personaggi, quali ad esempio Renato Barilli. Il tema principale è il tentativo di svincolare l'artista dall'appartenenza a qualsiasi corrente artistica come ad esempio quella naif

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2 PREFAZIONE Mi permetta Renato Barilli, critico d’arte, di usare come prefazione il suo scritto che mi è sembrato il più adatto al mio pensiero sull’artista Antonio Ligabue: “Ligabue è un naïf molto diverso da tutti gli altri che si riuniscono di solito sotto tale etichetta. Se in questi troviamo una staticità regressiva, un atteggiamento di stupita contemplazione, unito ad un immobilismo stilistico che sfiora la formula impersonale, in lui è invece l’ardore di una ricerca continua e molto varia stilisticamente, con un rapporto molto strano e sui generis rispetto alla “cultura” e alla “storia dell’arte”. I naïfs propriamente detti sembrano ignorarle totalmente, opponendo loro, appunto, un fondo primordiale, statico e immobile, antropico e riduttivo: una specie di minimo comun denominatore a cui tanti pervengono da mille provenienze diverse, ritrovandovisi appiattiti e spersonalizzati. Ligabue invece si misura con le varie fasi della “storia dell’arte”, ma ritrovandole, ovviamente, non attraverso una conoscenza esplicita e dichiarata, bensì come “sognandole”, rivivendole attraverso un incubo; oppure riuscendo a farle riaffiorare come da un deposito filogenetico che le abbia fedelmente registrate quasi senza accorgersene. E’ così che in lui il proto-espressionismo di Van Gogh, ma anche la nobile retorica di Rodin (penso ovviamente in questo momento alle sculture), o, perché no? L’aspro risentimento, la deformazione grottesca di Daumier. Ma in linea di massima fanno al nostro caso tutte le possibili “citazioni” da qualsiasi buona occasione storica di arte monumentale, potentemente plastica, da quelle più lontane degli etruschi alle statue equestri rinascimentali ai gruppi esagitati del barocco e del barocchetto.

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Informazioni tesi

  Autore: Nazzarena Bellini
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Storia dell'arte contemporanea
Anno: 2007
Docente/Relatore: Beatrice Buscaroli
Istituito da: Sede di Ravenna
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

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