Le carte di credito revolving. Potenzialità e criticità.
La grave crisi economica mondiale in essere da oltre due anni – che ha colpito pesantemente le famiglie, inducendole a consumare sempre meno – nonché i tassi di disoccupazione in costante e allarmante crescita in tutti i paesi industrializzati, sono la testimonianza di come lunga sarà la strada da percorrere per superare definitivamente tale momento di difficoltà. Il nostro Paese, grazie alla presenza di ammortizzatori sociali quali la C.I.G. (Cassa Integrazione Guadagni), ha sentito meno di altri le conseguenze della crisi, anche se, come evidenzierò nel corso della tesi, i consumi hanno subito una brusca frenata. Uno strumento che, a mio modesto avviso, potrà risultare utile per la ripresa economica è il credito al consumo: per il suo tramite le famiglie possono far fronte alle proprie necessità di acquisto rivolgendosi a banche o società finanziarie e ottenere così un prestito adeguato alle loro esigenze, voluttuarie o meno che esse siano. In tal modo l’aumento della domanda potrà innescare un circolo virtuoso di cui godranno l’industria e il commercio del nostro Paese e conseguentemente l’economia tutta. Le famiglie, peraltro, richiedono strumenti sempre più moderni e comodi per accedere al credito al consumo e solo fornendoglieli sarà possibile stimolare la loro domanda. Tra questi, immense sono le possibilità di sviluppo delle carte di credito revolving che, sebbene nel nostro Paese siano attualmente poco utilizzate, altrove hanno conosciuto un successo clamoroso, in special modo nei paesi anglosassoni. Come evidenzierò nel Capitolo I, le revolving sono innanzitutto carte di credito e svolgono in primis un’importante funzione monetaria, sono cioè normali strumenti di regolamento degli scambi al pari del circolante e della moneta bancaria tradizionale. Inoltre, svolgono anche una funzione creditizia in quanto esse consentono di ottenere in prestito una somma di danaro, da restituire a rate secondo le modalità che più aggradano al loro utilizzatore. Si comprende quindi come la diffusione delle stesse possa consentire da un lato di vincere la guerra al contante (la cosiddetta “War–on–Cash”) e dall’altro di stimolare all’acquisto di beni di consumo coloro che si trovano nelle condizioni di una momentanea indisponibilità di danaro. Nel primo caso avremo il venir meno dei rischi connessi all’uso del contante (falsificazioni, frodi, furti ecc.), nel secondo un importante stimolo alla ripresa dei consumi. Affinché tutto ciò possa compiersi, occorre il superamento delle resistenze che gli italiani mostrano nei confronti delle carte di credito ben più che in altri paesi. Se da un lato tali titubanze sono condivisibili alla luce delle notizie di truffe perpetrate a danno dei possessori di carte di pagamento, dall’altra numerosi sono gli sforzi che gli emittenti stanno mettendo in atto per aumentare la sicurezza delle transazioni legate alle stesse. Come evidenzio nel corso del capitolo II, tali encomiabili interventi costituiscono certamente un passo in avanti e, insieme ad altri nel settore legislativo (basti pensare ad esempio alla costituzione della S.E.P.A. – Single Euro Payments Area), potranno far venir meno le residue resistenze che caratterizzano i consumatori italiani. Inoltre, il progresso tecnologico apre la strada ad innovazioni che renderanno sempre più comodo e semplice l’uso delle carte: la principale è costituita, a mio avviso, dai pagamenti di prossimità. Attraverso questi ultimi sarà possibile (e in parte lo è già attualmente) utilizzare al posto del contante degli strumenti che consentiranno di effettuare acquisti senza la necessità di “strisciare” la carta né di compiere altre fastidiose operazioni, come la digitazione del PIN o la firma della ricevuta, e il tutto per mezzo di trasmissioni a onde radio. Nel corso del capitolo III metto proprio in evidenza il peso che tali tecnologie potranno avere nella diffusione delle revolving, sottolineando altresì come ciò sarà reso possibile grazie all’introduzione di sempre più rigidi standard di sicurezza. I predetti argomenti sono oggettivamente molto attuali e questa considerazione mi ha portato a privilegiare, accanto alla consultazione dei testi bibliografici, l’uso di internet in modo da reperire informazioni molto recenti nonché più vicine a chi di carte di credito si occupa direttamente (emittenti, circuiti internazionali, organizzazioni che curano la stesura degli standard di sicurezza), il tutto per ottenere una tesi quanto più possibile aderente alla realtà del settore.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alberto Rotondo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli studi di Napoli "Parthenope" |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Giuseppe Guglielmo Santorsola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Credito al consumo: profili economici, regolamentazione e diversificazione del settore
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi