Skip to content

Una reinterpretazione del concetto di prassi. Hannah Arendt e l'azione

In questa mia ricerca ho ritenuto utile iniziare da un confronto tra le due categorie greche di praxis e theoria, ritrovandone l’origine ed il significato: ritengo, infatti, che in tal modo risulti più comprensibile la nozione di praxis, tema centrale del mio studio. Ho quindi seguito il percorso arendtiano che indaga la perdita di significato, nel corso della storia, della nozione aristotelica di praxis. Diversi e complessi sono gli elementi che contribuiscono a tale scadimento dell’agire, che trova nell’età contemporanea il suo apice. Vedremo come Hannah Arendt critichi inesorabilmente non solo la società moderna, ma la quasi totalità della nostra tradizione di pensiero, della quale la nostra società rappresenta un “prodotto”. Le critiche arendtiane non sono mai, però, banali, in particolare quelle riguardanti l’odierna società di massa e la grave lacuna dell’agire in essa riscontrabile.
Mi sono concentrato, poi, su un’analisi il più possibile approfondita delle tre forme fondamentali della vita activa: il lavoro, attività ripetitiva che non permette all’uomo di elevarsi al di sopra del piano meramente animale; l’opera, mediante la quale egli “costruisce” il proprio mondo; ed infine l’azione, con la quale ella ripropone la nozione aristotelica di praxis come agire eminentemente politico.
Il pensiero di Hannah Arendt non è certo privo di contraddizioni o forzature, ma è a mio parere di grandissima portata, per la sua capacità di proporre nozioni nuove e con le quali varrebbe la pena confrontarsi seriamente. Penso per esempio (per richiamarne solo alcuni) a concetti quali quelli di libertà, natalità, spazio relazionale, potere o pensiero. Ognuno di questi viene dalla Arendt ripensato in maniera “radicale”, andando all’origine delle varie nozioni e ricercandone il significato più pieno. Questo modo di procedere le proviene dal suo maestro, Martin Heidegger, ed ella lo interpreta in maniera magistrale. Come in Heidegger, anche in Hannah Arendt è evidente lo sforzo di non accettare mai i luoghi comuni, di andare oltre le risposte “già date” dalla tradizione e di non accontentarsi di soluzioni “comode”. Nonostante alcuni limiti evidenti che cercherò di mettere in luce nel corso del mio lavoro, le argomentazioni della Arendt sono di estremo valore innanzitutto perché ci aiutano a comprendere la società nella quale viviamo e l’esistenza che in essa conduciamo. Il pensiero arendtiano, come quello di tutti i grandi filosofi, sfugge a qualsiasi possibilità di classificazione o di inquadramento all’interno di scuole o correnti, mostrando sempre una totale autonomia.
Ella è senz’altro, come la definisce Alessandro Dal Lago, «una apolide del pensiero», ed anche in questo sta la sua grandezza.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Una reinterpretazione del concetto di prassi. Hannah Arendt e l’azione III INTRODUZIONE Il concetto di “prassi” è uno dei cardini del pensiero di Karl Marx ed una nozione fondamentale per molta parte della storia della filosofia. Il termine ha uno spettro semantico molto ampio, assumendo connotazioni diverse nei vari autori. Genericamente inteso esso indica l’“attività”, ossia tutti i “modi” di essere attivo dell’uomo, in contrapposizione all’atteggiamento contemplativo-teoretico. In Marx (per considerare l’autore più importante) la prassi ha tra i suoi significati primari quello di “lavoro”, inteso come attività altamente formatrice ed “umanizzante”. La teoria marxiana del lavoro è uno dei termini di paragone più importanti per la considerazione delle attività umane da parte dell’autrice che considereremo in questa ricerca: Hannah Arendt. Il riferimento a Marx da parte della Arendt è certo sempre critico, poiché ella accetta pressoché nulla delle sue proposte teoriche; ella, però, non smette mai di ricordarne la grandezza. Si può certamente essere pro o contro Marx, ma non si può non rispettarlo e tantomeno ignorare le sue teorie: questo sembra essere l’atteggiamento di Hannah Arendt nei confronti del pensatore tedesco. Sul tema della prassi ella si allontana però radicalmente da lui: la prassi autentica non è per lei, come per Marx, il lavoro, poiché in esso non vi è alcunché di umanizzante, né formatore. Essa non va nemmeno confusa, però, con l’attività “poietica”, ossia la “fabbricazione”, poiché, come vedremo, anche in essa l’uomo non è pienamente libero, ma soggetto al principio utilitaristico di mezzo e fine. L’autentica prassi, nella quale l’uomo esprime al massimo grado la propria umanità e sperimenta la libertà, si ha solo in quella praxis teorizzata da Aristotele che si esplica fondamentalmente nell’attività politica. È qui che l’uomo è pienamente uomo e totalmente libero. La nozione di praxis viene riproposta dalla Arendt nella categoria di “azione”, nettamente contrapposta alle altre due forme dell’attività umana, il lavoro e l’opera. L’azione è per la Arendt

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

filosofia pratica
hannah arendt
praxis
società di massa
vita activa

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi