Lo statuto penale della colpa medica: un personaggio in cerca d’autore. Excursus storico, analisi delle riforme e prospettive de iure condendo

Il lavoro di ricerca svolto nella presente tesi ha come obiettivo l’analisi dello statuto penale della colpa medica in Italia. Come provocatoriamente suggerito dal titolo scelto, infatti, tale figura non ha ancora trovato un volto definito, nonostante i plurimi interventi legislativi, pretori e dottrinali in materia. La questione ha un'importante rilevanza pratica: senza una normativa completa e soddisfacente sulle conseguenze criminali cui i sanitari sono esposti nello svolgimento della loro attività, questi saranno incentivati a porre in essere atteggiamenti autocautelativi che mettono in secondo piano la cura del paziente e, per estensione, la tutela della salute pubblica. Ciascuno dei quattro capitoli che compongono la tesi è dedicato a una fase storica della disciplina penale in tema di responsabilità del sanitario. In particolare, ci si è soffermati sulla disamina dei tre principali interventi normativi – la Riforma Balduzzi, la Riforma Gelli-Bianco e gli “scudi” penali introdotti durante il periodo dell’epidemia da Covid-19 – e prima ancora su come è stata affrontata, dalla dottrina e dalla giurisprudenza, sia di legittimità che costituzionale, la lunga e criticabile inerzia del legislatore in tema. Alla fine di ogni capitolo, si è cercato di fare un bilancio di ciascun intervento, illustrando i lati positivi e negativi delle riforme che si sono susseguite, tenendo altresì conto dell’impatto che le stesse hanno avuto sui diretti interessati. La disamina dell’excursus storico della colpa medica in campo penale ha permesso, raccogliendo altresì alcune delle più acute e recenti proposte dottrinali, di tratteggiare delle soluzioni, principalmente de iure condendo, che il legislatore può tenere in considerazione nella stesura di una nuova – e auspicabilmente ultima – riforma. ​