Il canto e la danza nel libro VIII dell'Odissea
La tesi si concentra sullo studio antropologico e letterario del canto e della danza nell'epos omerico, nell'ambito della famosissima scena dell'ottavo libro dell'Odissea . Dopo un breve capitolo introduttivo di carattere metodologico, e dopo uno sguardo preliminare sulla figura del cantore di età omerica e quindi sul poeta-Omero stesso, la ricerca prende le mosse dallo studio della danza nell'antica Grecia da un punto di vista psico-pedagogico; ovvero come essa veniva percepita a livello sociale, secondo gli insegnamenti platonici. In considerazione anche del sostrato mitologico cui la danza fa riferimento, in special modo in relazione ai passi del libro VIII presi in esame dall'autore della tesi, la tematica si amplia fino a comprendere nelle scene di danza e canto una visione sacrale e rituale dei gesti descritti nei versi omerici. La danza serve a riproporre nella società una forma del mito riguardante Zeus infante, protetto dai Coribanti cretesi dalla furia del padre Crono: da qui la natura pedagogica della danza, la sua valenza di sacra educazione sociale. La ricerca focalizza l'attenzione a livello filologico sui termini chiave usati da Omero, in un'analisi dettagliata delle due scene di danza e nel loro significato nell'economia dell'intero poema. La danza come teofania, richiamo mitico-rituale del divino in terra, per il bene della società. Un capitolo conclusivo fa un sunto delle argomentazioni principali contenute nel testo. Un cospicuo apparato bibliografico chiude l'elaborato.
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Informazioni tesi
Autore: | Daniele Rastrello |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Archeologia |
Relatore: | Maddalena Vallozza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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