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L'apprendistato

Per mezzo della formulazione adottata negli articoli 47 e seguenti del Decreto Legislativo n. 276/03, il legislatore delegato è giunto ad una nuova definizione del contratto di apprendistato, destinata a sostituire gradualmente ma integralmente la previgente disciplina, contenuta principalmente nella Legge n. 25/55 e nell’articolo 16 della Legge n. 196/97. Secondo quanto previsto dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 40/04 “il nuovo contratto di apprendistato dà luogo ad una tipica ipotesi di lavoro caratterizzato per il contenuto formativo della obbligazione negoziale. A fronte della prestazione lavorativa, il datore di lavoro si obbliga infatti a corrispondere all’apprendista non solo una controprestazione retributiva ma anche, direttamente o a mezzo di soggetti in possesso delle idonee conoscenze ed all’uopo individuati, gli insegnamenti necessari per il conseguimento di una qualifica professionale, di una qualificazione tecnico-professionale o di titoli di studio di livello secondario, universitario o specializzazioni dell’alta formazione (tra cui la specializzazione tecnica superiore di cui all’articolo 69 della Legge 17 maggio 1999, n. 144) attraverso percorsi di formazione interna o esterna alla azienda”. Va rilevato che, dopo la riorganizzazione dei contratti a contenuto formativo operata dal titolo IV dello stesso Decreto Legislativo, il nuovo apprendistato resta di fatto l’unico contratto a contenuto formativo presente nel nostro ordinamento, atteso che il contratto di formazione e lavoro, almeno nel settore privato, va (o è andato) ad esaurimento, e che il contratto d’inserimento, nel quale la formazione del lavoratore è solo eventuale e non integra un elemento caratterizzante del relativo tipo contrattuale, ha una finalità diversa. Questo nuovo istituto contrattuale, così come configurato nel Decreto Legislativo n. 276/03, acquisisce la finalità di “strumento idoneo a costruire un reale percorso di alternanza tra formazione e lavoro, quale primo tassello di una strategia di formazione e apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita”

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Introduzione. Per mezzo della formulazione adottata negli articoli 47 e seguenti del Decreto Legislativo n. 276/03, il legislatore delegato è giunto ad una nuova definizione del contratto di apprendistato, destinata a sostituire gradualmente ma integralmente la previgente disciplina, contenuta principalmente nella Legge n. 25/55 e nell’articolo 16 della Legge n. 196/97. Secondo quanto previsto dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 40/04 “il nuovo contratto di apprendistato dà luogo ad una tipica ipotesi di lavoro caratterizzato per il contenuto formativo della obbligazione negoziale. A fronte della prestazione lavorativa, il datore di lavoro si obbliga infatti a corrispondere all’apprendista non solo una controprestazione retributiva ma anche, direttamente o a mezzo di soggetti in possesso delle idonee conoscenze ed all’uopo individuati, gli insegnamenti necessari per il conseguimento di una qualifica professionale, di una qualificazione tecnico-professionale o di titoli di studio di livello secondario, universitario o specializzazioni dell’alta formazione (tra cui la specializzazione tecnica superiore di cui all’articolo 69 della Legge 17 maggio 1999, n. 144) attraverso percorsi di formazione interna o esterna alla azienda”. Va rilevato che, dopo la riorganizzazione dei contratti a contenuto formativo operata dal titolo IV dello stesso Decreto Legislativo, il nuovo apprendistato resta di fatto l’unico contratto a contenuto formativo presente nel nostro ordinamento, atteso che il contratto di formazione e lavoro, almeno nel settore privato, va (o è andato) ad esaurimento, e che il contratto d’inserimento, nel quale la formazione del lavoratore è solo eventuale e non integra un elemento caratterizzante del relativo tipo contrattuale, ha una finalità diversa. Questo nuovo istituto contrattuale, così come configurato nel Decreto Legislativo n. 276/03, acquisisce la finalità di “strumento idoneo a costruire un reale percorso di alternanza tra formazione e lavoro, quale primo tassello di una strategia di formazione e apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita”. 4

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