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Le Core Competence dell'Infermiere in Unità Spinale: nuovi percorsi formativi

Razionale dello Studio:
Il prendersi cura della persona con lesione midollare rappresenta una sfida complessa per il team multidisciplinare dell'Unità Spinale. Al suo interno, l'Infermiere assume un ruolo importante influenzando positivamente gli outcome riabilitativi; per raggiungere questi target deve sviluppare e consolidare competenze avanzate nella prevenzione, ed. terapeutica e riabilitazione. Lo scopo di questa tesi è identificare, tramite la ricerca in letteratura scientifica e il confronto con le principali US italiane, le core competence utili ad orientare l'infermiere neoinserito in questo team multidisciplinare e sviluppare una proposta per il piano di inserimento dell'US di Firenze.

Materiali e Metodi:
Nell'elaborazione di questa tesi è stata eseguita una revisione libera di articoli scientifici dedicati ed è stato somministrato un questionario semistrutturato ai Coordinatori Infermieristici di 10 Unità Spinali Italiane. Le 28 domande proposte indagano sulla pianificazione e sull'organizzazione del piano formativo per gli Infermieri neo – inseriti in US.

Analisi e discussione dei Principali Risultati di Interesse Infermieristico
La revisione libera della letteratura scientifica ci ha permesso di individuare le competenze core dell'Infermiere che opera in Unità Spinale e riguardano diverse aree dell'assistenza: assistenza respiratoria, rieducazione vescicale e intestinale, assistenza alla persona con ridotta mobilità, management delle emergenze (es. TVP, LdP, disfagia ecc..), rieducazione sessuale, educazione terapeutica e supporto psicologico ed emotivo. L' indagine esplorativa condotta tramite il questionario inviato ad i coordinatori infermieristici ha invece portato alla luce sostanziali differenze riguardo le attività formative condotte, ad esempio: competenze richieste e valutate nella realtà indagata; modalità di designazione del Tutor; coinvolgimento interprofessionale nelle attività formative; indicatori di performance utilizzati; metodi formativi applicati all'apprendimento clinico; valutazione in merito alla gestione di tecnologie specificatamente adottate in Unità Spinale; realizzazione di workshop, riunioni, simulazioni in laboratorio e lezioni frontali; organizzazione di periodi di stage nelle strutture specialistiche dell'Unità Spinale e nei vari settori di degenza.

Conclusioni
Dalle riflessioni di questo lavoro emergono due criticità: l'assenza di un Core Curriculum, condiviso a livello Internazionale, delle competenze dell'Infermiere di Unità Spinale e le carenze nella formazione di base degli Infermieri riguardanti l'assistenza alla persona con lesione midollare. Risulta necessario un maggior supporto logistico da parte delle aziende di riferimento, per implementare i training formativi dedicati agli infermieri neo – inseriti in questa realtà multiprofessionale.

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1 Introduzione Il prendersi cura della persona con lesione midollare rappresenta una sfida complessa per il team multidisciplinare; al suo interno, l'infermiere assume un ruolo importante influenzando positivamente gli outcome riabilitativi. I teorici del passato relegavano la persona ad un ruolo passivo mentre i sanitari sopperivano ai suoi bisogni di base; i nuovi modelli di nursing riconoscono la complessità dei soggetti assistiti e richiedono che il professionista abbia competenze avanzate nella prevenzione, nell’educazione e nella riabilitazione 1 . Il Nursing Riabilitativo è stato definito dalla ARN 2 come “la diagnosi e il trattamento delle risposte umane di individui e gruppi a problemi di salute reali o potenziali derivanti da capacità funzionali alterate”. È un processo dinamico che ha inizio nelle fasi iniziali del trauma o della malattia, prosegue attraverso la fase di “cura riparativa” e comporta l'adattamento del soggetto interessato ad una nuova vita. All’interno dell’US la figura infermieristica assume un ruolo centrale nell'intero percorso riabilitativo 3 , nella promozione di un modello clinico-assistenziale che superi il lavoro per compiti favorendo invece la presa in carico totale, globale e continuativa della persona. Garantire una reale personalizzazione dell’assistenza richiede che il professionista sia in grado di mettersi in discussione e di pianificare i propri interventi in base alle caratteristiche del singolo individuo. Deve saper comprendere i suoi bisogni, offrire supporto, incoraggiare il recupero dell’autonomia e sapersi relazionare con la rete familiare, assumendo anche il ruolo di educatore nei confronti sia del paziente che del caregiver, che sarà coinvolto e reso partecipe di ogni attività. In passato, la costruzione dei programmi riabilitativi veniva spesso monopolizzata da altre figure, in particolare fisioterapisti e terapisti occupazionali, relegando le attività di nursing ad un ruolo ausiliario. La letteratura ha ignorato questa figura professionale fino al 1980 quando Henderson ha proclamato che gli infermieri sono "riabilitatori per eccellenza" riconoscendo che molti interventi assistenziali fanno parte delle attività riabilitative essenziali, queste includono: il management del dolore, il supporto nelle ADL 4 , la mobilizzazione, la prevenzione delle complicanze legate all'immobilità, il supporto 1 Journal of Rehabilitation Medicine – Clinical Communications, Role of Nursing in Rehabilitation. Vol. 4, 2021, 2 American Nurses Association & Association of Rehabilitation Nurses. Rehabilitation nursing: scope of practice; process and outcome criteria for selected diagnoses. Kansas City, MO: American Nurses Association, 1988. 3 White et al. 2011 and Ross & Bower 1995 4 Activities of daily living

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Laera
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Infermieristiche
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Mauro Spotti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 117

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Parole chiave

riabilitazione
infermiere
unità spinale
lesione midollare

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