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L'accordo Fiat-Chrysler

Con l'avvento della recente crisi economica gran parte delle aziende produttrici di beni di consumo hanno subito ingenti perdite, trovandosi in questo modo a dover affrontare numerose difficoltà per riuscire a sopravvivere.
Uno dei settori più colpiti è stato quello dell’automotive, che in alcune nazioni risulta essere rilevante per l'economia dei paesi stessi. In questo contesto il mercato USA ha riscontrato nel 2008 un volume di vendite di 13,5 milioni di autoveicoli (3 milioni in meno rispetto all’anno precedente), cifra che si è ritorta contro le principali case automobilistiche nordamericane, ovvero GM, Ford e Chrysler.
La GM e la Ford sono riuscite a contenere sensibilmente gli effetti della crisi con l’aiuto delle loro divisioni europee (GM detiene il marchio tedesco Opel e Ford è ampiamente radicata in Europa con la divisione Ford Europe); diversamente la più piccola delle cosiddette Big Three ovvero la Chrysler, provata da una forte diminuzione delle vendite, ha corso il rischio di chiudere definitivamente già dagli ultimi mesi del 2008. L’unica via percorribile per l’azienda di Detroit era quella di trovare un partner con cui completare e rinnovare la propria gamma prodotti e nel gennaio 2009 la notizia di una probabile alleanza con l’azienda italiana Fiat, poi completata nel corso dello stesso anno, dona nuova speranza alla casa automobilistica di Auburn Hills.
Questo elaborato si pone principalmente l’obiettivo di illustrare l’accordo tra Fiat e Chrysler, anche con l’ausilio di varie tabelle e dati, attraverso quattro capitoli così strutturati: nel primo capitolo si trovano cenni generali sull’industria automobilistica, le vicende che hanno portato alla nascita dei maggiori gruppi nel mercato automotive e come la crisi odierna ha influito su questo settore; nel secondo capitolo vengono descritte le varie fasi che hanno portato al completamento dell’accordo e i cambiamenti derivanti dalla nuova amministrazione della Fiat; nel terzo capitolo viene esposto il piano aziendale presentato dalla nuova Chrysler il 4 novembre 2009 e le ultime novità introdotte durante il Fiat Investor Day del 21 aprile 2010; infine nel quarto capitolo vi sono due traduzioni dalla lingua inglese: la prima, tratta da un articolo del giornale nordamericano New York Daily News, riassume gli intenti principali perseguiti dall’alleanza; la seconda riguarda un discorso del nuovo presidente Chrysler Robert Kidder avvenuto durante la presentazione del piano aziendale il 4 novembre 2009 e rivolto alle oltre 400 persone presenti.
L’elaborato prende in considerazione il periodo di tempo che intercorre tra gennaio 2009 e aprile 2010.

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3 Premessa Con l'avvento della recente crisi economica gran parte delle aziende produttrici di beni di consumo hanno subito ingenti perdite, trovandosi in questo modo a dover affrontare numerose difficoltà per riuscire a sopravvivere. Uno dei settori più colpiti è stato quello dell’automotive, che in alcune nazioni risulta essere rilevante per l'economia dei paesi stessi. In questo contesto il mercato USA ha riscontrato nel 2008 un volume di vendite di 13,5 milioni di autoveicoli (3 milioni in meno rispetto all’anno precedente), cifra che si è ritorta contro le principali case automobilistiche nordamericane, ovvero GM, Ford e Chrysler. La GM e la Ford sono riuscite a contenere sensibilmente gli effetti della crisi con l’aiuto delle loro divisioni europee (GM detiene il marchio tedesco Opel e Ford è ampiamente radicata in Europa con la divisione Ford Europe); diversamente la più piccola delle cosiddette Big Three ovvero la Chrysler, provata da una forte diminuzione delle vendite, ha corso il rischio di chiudere definitivamente già dagli ultimi mesi del 2008. L’unica via percorribile per l’azienda di Detroit era quella di trovare un partner con cui completare e rinnovare la propria gamma prodotti e nel gennaio 2009 la notizia di una probabile alleanza con l’azienda italiana Fiat, poi completata nel corso dello stesso anno, dona nuova speranza alla casa automobilistica di Auburn Hills. Questo elaborato si pone principalmente l’obiettivo di illustrare l’accordo tra Fiat e Chrysler, anche con l’ausilio di varie tabelle e dati, attraverso quattro capitoli così strutturati: nel primo capitolo si trovano cenni generali sull’industria automobilistica, le vicende che hanno portato alla nascita dei maggiori gruppi nel mercato automotive e come la crisi odierna ha influito su questo settore; nel secondo capitolo vengono descritte le varie fasi che hanno portato al completamento dell’accordo e i cambiamenti derivanti dalla nuova

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