Ipotesi di federalismo in Italia in una prospettiva europea
In seguito alle trasformazioni subite dagli Stati-nazione europei nell'ultimo quarto del ventesimo secolo, è divenuto sempre rilevante il rapporto tra entità sovra-statali ed entità sub-statali.
Lo Stato nazione ha iniziato a vedere il suo declino, dopo l'apogeo della prima metà del Novecento, ciò dovuto principalmente a una globalizzazione inglobante e totalizzante, che ha causato, oltre a un ridisegnamento dei confini nazionali, anche una dissoluzione delle identità, delle appartenenze ideologiche e delle organizzazioni politiche. Tutto ciò, però, è sfociato non in una scomparsa della figura dello Stato, bensì ne è conseguita una sua graduale trasformazione. Lo Stato ha scelto così di “abdicare” sia a favore di un'entità sovranazionale a cui delegare la risoluzione di problemi non più interni al solo ordinamento nazionale, sia a favore dei processi di regionalizzazione, capaci di fronteggiare la perdita di identità e l'allontanamento dai centri del potere decisionale.
Questa crisi dello Stato, dunque, ha implicato il rafforzamento e rinvigorimento del livello sovra-statale – l'Unione europea- e del livello sub-statale – le Regioni.
Il mio elaborato intende partire dall'analisi di queste due entità, da alcuni dei sistemi secondo cui sono ordinate, e dal loro rapportarsi. Sulla base della definizione dei rapporti che tra queste intercorrono, viene preso in esame il modello federalista, così come è stato fatto proprio da alcuni Paesi dell'Unione, anche con alcuni accenni a Paesi extra-comunitari, in primis agli Stati Uniti, quale baluardo bicentenario di tale organizzazione statale e locale.
Il prototipo organizzativo federale verrà poi messo a confronto con il suo diretto “fratello”, fin troppo erroneamente confuso con il suo “gemello”: il modello regionale.
Partendo quindi dalla considerazione di queste due prospettive, si tenterà il confronto delle esperienze europee che finora si sono mosse in queste due direzioni. Una volta offerta una panoramica il più possibile esaustiva sulla realtà federalista europea, si avanzerà la proposta di un'ipotetica attuazione e adattamento di tale sistema all'organizzazione statale italiana, partendo dal modello positivo e istituzionalmente globalmente efficiente della Germania federale e dalla riforma del Titolo V della Costituzione avvenuta nel 2001.
Sulla base di questi due fondamentali elementi, degli altri modelli comunitari e delle proposte emerse nei numerosi dibattiti, si cercherà una via risolutiva alle tante istanze di cambiamento avanzate nel corso degli ultimi anni, e non solo da partiti di provenienza prettamente padana.
Segue poi un breve accenno al Federalismo europeo, soprattutto nella sua dimensione storica e costitutiva, per offrire un quadro completo delle molteplici sfaccettature federaliste, il che conferma nuovamente che non vi è un unico, fisso ed eterno federalismo, ma ve ne è uno in continuo processo evolutivo e in perpetua messa in discussione.
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Informazioni tesi
Autore: | Mariangela Ribaudo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Relatore: | Giorgio Assumma |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 115 |
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FAQ
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