Crimini transnazionali e Procura Europea

L'argomento trattato nel seguente lavoro ha, nella prima parte, per oggetto i crimini transnazionali, con un particolare riferimento alla tratta degli esseri umani, ai crimini di natura sessuale, al traffico di medicinali illegali, al narcotraffico, alla corruzione e al terrorismo; focalizzando l'attenzione sul loro riconoscimento quali fattispecie di reato che presentano una portata tale da non poter essere trattati e disciplinati esclusivamente dalle singole legislazioni nazionali ma che al contempo, non rientrando tra i crimini internazionali, richiedono la cooperazione dei vari Stati coinvolti al fine di ottenere e garantire una migliore persecuzione e repressione di tali reati. È per questo che si procederà poi con l'analisi degli organismi introdotti, quantomeno a livello europeo, con lo scopo preciso di rendere realizzabile la cooperazione penale tra gli Stati membri dell'Unione Europea nella fase delle indagini ovvero tra le autorità giudiziarie nazionali competenti. Infine, non si verrà meno all'analisi di come si sta procedendo all'attuazione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nell'ambito penale garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.
Nella seconda parte si analizzerà, invece, l'istituzione della Procura europea, tra l'altro da poco diventata operativa. Si vedrà in breve quali sono state le ragioni politiche e storiche che hanno condotto gli Stati membri dell'Unione Europea alla modifica del primo trattato istitutivo della Comunità Economica Europea, nonché del Trattato di Maastricht, al fine di raggiungere quell'unità ottenuta nell'ambito economico anche nel sistema penale con lo scopo di rendere realizzabile quello spazio di libertà, sicurezza e giustizia auspicato ed introdotto prima con il III pilastro nel Trattato di Maastricht e consolidato poi con il Trattato di Lisbona. Verranno analizzati gli sforzi fatti dagli Stati e dalle istituzioni europee per arrivare ad ottenere l'introduzione di un organismo, quale l'European Public Prosecutor's Office, con il precipuo compito di di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE, consistenti in frodi, corruzione, riciclaggio e frodi IVA transfrontaliere, nonostante l'esistenza di limiti dovuti alle differenze insite ai vari ordinamenti.