Skip to content

L'acrilamide nel piatto: quali rischi e quali metodi per ridurre il suo contenuto in prodotti a base di cereali?

Nell'Aprile 2002, un gruppo di ricercatori svedesi riscontrarono per la prima volta, la formazione di acrilamide in alimenti trattati ad alte temperature.
Questa sostanza, fino ad allora era nota esclusivamente come reattivo chimico industriale, e come sostanza tossica presente a bassi livelli anche nel fumo di sigaretta.
In generale, alimenti quali patate, caffè e prodotti a base di cereali, rappresentano le fonti di assunzione maggiori.
La principale via di formazione è attraverso la reazione di Maillard, da precursori quali l'asparagina e fonti carboniliche, come gli zuccheri riducenti.
Molti studi, hanno evidenziato vie di sintesi alternative, a partire ad esempio da peptidi, proteine e acroleina.
In seguito all'ingestione, la molecola è distribuita nell'intero organismo.
Le principali vie metaboliche, sono rappresentate dall'adduzione al glutatione, implicato nella detossificazione, e dall'epossidazione a glicidamide.
Quest'ultima, è considerata un punto critico per gli effetti genotossici dell'acrilamide e dei suoi metaboliti.
I risultati tossicologici, hanno mostrato come acrilamide e glicidamide, quest'ultima soprattutto, siano in grado di reagire con emoglobina, enzimi e DNA, al punto di provocare mutazioni, con effetti mutageni e cancerogeni. Inoltre, l'esposizione all'acrilamide, si è visto causare danni al sistema nervoso.
Dopo la scoperta, molte opzioni e strumenti per la riduzione del contenuto di acrilamide negli alimenti sono state studiate, le quali si possono sviluppare a diversi livelli: agronomico, di composizione del prodotto e di tecnologia di processo.
Per quanto riguarda i prodotti a base di cereali, oltre alle modifiche del binomio tempo-temperatura e della lievitazione, altre opzioni, quali la sostituzione degli zuccheri riducenti e l'agginta di additivi (ad esempio cationi bivalenti, asparaginasi, acidi organici, glicina), sembrano essere molto promettenti nel campo della mitigazione.
Tuttavia, tutte queste misure, vanno valutate anche in base all'impatto che possono avere sulle qualità dei prodotti e sulle proprietà sensoriali.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Riassunto Nell'Aprile 2002, un gruppo di ricercatori svedesi riscontrarono per la prima volta, la formazione di acrilamide in alimenti trattati ad alte temperature. Questa sostanza, fino ad allora era nota esclusivamente come reattivo chimico industriale, e come sostanza tossica presente a bassi livelli anche nel fumo di sigaretta. In generale, alimenti quali patate, caffè e prodotti a base di cereali, rappresentano le fonti di assunzione maggiori. La principale via di formazione è attraverso la reazione di Maillard, da precursori quali l'asparagina e fonti carboniliche, come gli zuccheri riducenti. Molti studi, hanno evidenziato vie di sintesi alternative, a partire ad esempio da peptidi, proteine e acroleina. In seguito all'ingestione, la molecola è distribuita nell'intero organismo. Le principali vie metaboliche, sono rappresentate dall'adduzione al glutatione, implicato nella detossificazione, e dall'epossidazione a glicidamide. Quest'ultima, è considerata un punto critico per gli effetti genotossici dell'acrilamide e dei suoi metaboliti. I risultati tossicologici, hanno mostrato come acrilamide e glicidamide, quest'ultima soprattutto, siano in grado di reagire con emoglobina, enzimi e DNA, al punto di provocare mutazioni, con effetti mutageni e cancerogeni. Inoltre, l'esposizione all'acrilamide, si è visto causare danni al sistema nervoso. Dopo la scoperta, molte opzioni e strumenti per la riduzione del contenuto di acrilamide negli alimenti sono state studiate, le quali si possono sviluppare a diversi livelli: agronomico, di composizione del prodotto e di tecnologia di processo. Per quanto riguarda i prodotti a base di cereali, oltre alle modifiche del binomio tempo- temperatura e della lievitazione, altre opzioni, quali la sostituzione degli zuccheri riducenti e l'agginta di additivi (ad esempio cationi bivalenti, asparaginasi, acidi organici, glicina), sembrano essere molto promettenti nel campo della mitigazione. Tuttavia, tutte queste misure, vanno valutate anche in base all'impatto che possono avere sulle qualità dei prodotti e sulle proprietà sensoriali.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Federico Carmona
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Corso: Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali
  Relatore: Gabriella Pasini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 39

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

acrilamide
cereali

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi