Operazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace e obblighi di diritto internazionale umanitario
Lo scopo fondamentale delle Nazioni Unite, così com'è enunciato nel primo paragrafo dell'art. 1 della Carta di San Francisco, consiste nel mantenere la pace e la sicurezza internazionale e, a questo scopo: ''to take effective collective measures for the prevention and removal of threats to the peace, and for the suppression of acts of aggression or other breaches of the peace…''. Lo scopo per cui le Nazioni Unite sono state istituite è pertanto di impedire il generarsi di nuovi potenziali conflitti e, allo stesso tempo, di agire affinché altri conflitti già in corso giungano ad una soluzione, per quanto possibile, pacifica. In altre parole, l'Organizzazione è stata costituita per dare concreta attuazione allo jus contra bellum.
I fatti hanno però dimostrato che le Nazioni Unite si sono da sempre impegnate a favorire lo sviluppo del diritto internazionale umanitario, vale a dire la parte preponderante del diritto bellico (jus in bello) che ha uno scopo principale: limitare l'impiego della forza nei conflitti armati e la protezione dei non combattenti e dei civili.
Potrebbe apparire come una contraddizione il fatto che un'organizzazione internazionale, costituita allo scopo di bandire dalle relazioni internazionali la guerra, si sia impegnata anche sul fronte del diritto internazionale umanitario e abbia quindi operato al fine di rendere le guerre stesse meno crudeli e sanguinose. Questa contraddizione è stata forse più evidente durante i primi anni di vita delle Nazioni Unite e al riguardo appare emblematico l'atteggiamento della Commissione del diritto internazionale che, appena creata dall'Assemblea Generale, decise di non inserire nella sua agenda di lavoro la codificazione del diritto bellico.
Con l'inizio della guerra fredda e l'opposizione tra i due blocchi, è cominciato un periodo in cui le Nazioni Unite non sono più riuscite a svolgere un ruolo determinante nel mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionali. Il Consiglio di Sicurezza non ha potuto realmente dare attuazione al sistema di sicurezza collettiva previsto dalla Carta a causa delle profonde divergenze politiche che si manifestavano al suo interno. Ecco pertanto che, per far fronte alle esigenze di sicurezza, sono Stati posti in essere dei ''meccanismi operativi ibridi'', il cui scopo principale sarebbe costituito nel ''congelare la situazione conflittuale e favorire il regolamento concordato tra i belligeranti'' : le c.d. operazioni per il mantenimento della pace (peace-keeping operations).
Con l'evolversi di questo fenomeno, e con l'impossibilità di rendere realmente efficaci le misure collettive in caso di conflitto, si è manifestata la tendenza delle Nazioni Unite ad interessarsi in misura sempre maggiore al diritto internazionale umanitario. In particolare, in seguito all'adozione dei due Protocolli delle Convenzioni di Ginevra del 1977, è emersa la tendenza a incoraggiare, stimolare e indirizzare il dibattito su una serie di questioni importanti che, fino a quel momento, non erano state fatte oggetto di particolare attenzione. Ma soprattutto, già a partire dalla fine degli anni sessanta, le norme di diritto internazionale umanitario, il richiamo al loro rispetto e alla loro effettiva applicazione si avviano a divenire degli importanti argomenti che gli organi delle Nazioni Unite non esitano a proporre per favorire il raggiungimento di una soluzione delle crisi internazionali. In un gran numero di risoluzioni viene pertanto espresso chiaramente l'impegno a far rispettare lo jus in bello e non solamente lo jus contra bellum, tanto più che quest'ultimo si è rivelato sempre più difficile da garantire. In effetti viene sempre più di frequente richiesto ai belligeranti non solo di cessare le ostilità, ma anche di rispettare il diritto della guerra e di limitare le sofferenze generate dal conflitto, soprattutto per quanto riguarda le parti civili coinvolte.
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Informazioni tesi
Autore: | Gian Luca Beruto |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Internazionali e Diplomatiche |
Relatore: | Laura Pineschi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 132 |
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