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Istituzioni e rappresentanza. I sistemi elettorali per il Parlamento Europeo.

La fine del XX e l’inizio del XXI secolo sembrano essere caratterizzati da minacce molto concrete alla convivenza pacifica fra le nazioni. Dopo la fine della “guerra fredda” altri pericoli incombono nei rapporti fra le grandi potenze. La chiave di lettura della convivenza pacifica fra i popoli deve servirci ad accompagnare il processo di unità ed integrazione europea. E’, perciò, sempre più necessario che ciascun cittadino lavori insieme ai popoli di altri Paesi per promuovere sicurezza, apertura e solidarietà. L’Europa è un continente con molte tradizioni e lingue diverse, ma anche con valori comuni da salvaguardare quali la democrazia, la libertà e la giustizia sociale. Il Parlamento europeo è l’Istituzione più rappresentativa dell’Unione europea, cioè l’Istituzione i cui rappresentanti, nel promuovere questi valori, dovrebbero essere il riflesso della scelta degli elettori europei. Infatti, non è sufficiente che il Parlamento europeo sia eletto direttamente da cittadini, ma occorre che ogni elettore abbia le stesse opportunità di scelta dei rappresentanti se si vuole eliminare il cosiddetto deficit democratico e aumentare così la sua legittimità democratica. L’intento di questo lavoro è quello di analizzare le questioni giuridiche e politiche che hanno impedito, fino ad oggi, l’adozione di una Procedura elettorale uniforme (PEU) per l’elezioni del Parlamento europeo al fine di individuare un valido sistema elettorale comune, che possa contribuire ad aumentare la legittimità democratica di tale Istituzione. La Procedura elettorale uniforme non è un semplice problema di ingegneria costituzionale, cioè di una tecnica giuridica che possa consentire ad un sistema elettorale di essere applicato nei Paesi dell’Unione; esso è un problema politico, perché dal sistema elettorale si possono desumere una serie di conseguenze implicite ed esplicite che incidono direttamente sul sistema sociale ed economico di ciascun Stato membro. Definire questa procedura è piuttosto difficile e complicato. Ma possiamo dire che ad essa associamo un principio elettorale univoco che sia adottato, cioè, in tutti i Paesi membri, anche per evitare che si verifichino distorsioni nella rappresentanza dei diversi Stati che compongono l’Unione. Dopo alcune considerazioni introduttive sulla nascita dell’Unione europea e sull’evoluzione storica della sua istituzione più rappresentativa è stato esaminato anche il suo ruolo nell’iter legislativo, lo status degli eurodeputati e dei gruppi politici per individuare il supplemento di importanza, di poteri e di legittimazione che gli deriverebbero dall’adozione di un sistema elettorale unificato. Inoltre, sono state esaminate le procedure elettorali adottate dai singoli Stati membri per l’elezione dei membri del Parlamento europeo sulle cui basi si è proceduto anche per la legislatura tuttora in corso. Infatti, se non risulta indifferente la differenza tra la scelta di una procedura elettorale uniforme ed il ricorso a procedure elettorali diverse da Stato a Stato, non sembra privo di significato e di utilità considerare i caratteri, le finalità sostanziali, i termini concreti delle diverse legislazioni nazionali vigenti per l’elezioni dei Parlamenti nazionali e di quelli posti in essere al fine di determinare l’elezione del Parlamento europeo. In realtà, in un caso rispetto all’altro, se emergono i caratteri distintivi dei diversi sistemi, possono evidenziarsi altresì elementi comuni di omogeneità o gradi persistenti di disomogeneità, e ciò proprio in rapporto al significato stesso della rappresentanza politica ed in vista dell’obiettivo da perseguire di una possibile ed auspicabile Procedura elettorale uniforme, da applicarsi nei diversi Stati comunitari, nella prospettiva delle ulteriori scadenze elettorali per il rinnovo del Parlamento europeo del 2009.

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INTRODUZIONE 1 Introduzione La fine del XX e l’inizio del XXI secolo sembrano essere caratterizzati da minacce molto concrete alla convivenza pacifica fra le nazioni. Dopo la fine della “guerra fredda” altri pericoli incombono nei rapporti fra le grandi potenze. La chiave di lettura della convivenza pacifica fra i popoli deve servirci ad accompagnare il processo di unità ed integrazione europea. E’, perciò, sempre più necessario che ciascun cittadino lavori insieme ai popoli di altri Paesi animato da sicurezza, apertura e solidarietà. L’Europa è un continente con molte tradizioni e lingue diverse, ma anche con valori comuni da salvaguardare quali la democrazia, la libertà e la giustizia sociale. L’idea di unire in una famiglia i Paesi democratici europei, che avevano rinnegato i nazionalismi, creando un organismo impegnato a lavorare insieme per la pace e la prosperità, risale al Trattato della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) firmato a Parigi (1951) dai sei Paesi fondatori – Italia, Francia, Germania Federale, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo - seguito poi dai Trattati di Roma del 25 marzo 1957, istitutivi della Comunità Economica europea (CEE) e della Comunità dell’Energia Atomica (EURATOM) dei quali quest’anno ricorre il cinquantesimo anniver- sario. Cinquant’anni senza guerra, cinquant’anni di pace e stabilità, di destino condiviso, di valori comuni come libertà, pari opportunità, sicurezza e uguale accesso alla giustizia. Tutto questo si è potuto verificare solo grazie al lungo cammino svolto dalle tre originarie Comunità europee. Infatti, è solo grazie al loro lavoro che gli Stati aderenti sono giunti, con il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1° novembre 1993), all’attuale istituzione Created by eDocPrinter PDF Pro!! Buy Now to Create PDF without Trial Watermark!!

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Parole chiave

allargamento dell'unione europea
comparazione elettorale dei paesi membri
comunità economica europea
deficit democratico
democrazia e costituzione europea
elezioni dei paesi europei
elezioni europee e gruppi politici
innovazione elettorale
integrazione europea
istituzioni europee
legge elettorale europea
leggi elettorali dei paesi membri
paesi membri dell'unione europea
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