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Il settore tessile-abbigliamento tra internazionalizzazione e percorsi innovativi: un'indagine empirica sulla capacità brevettuale delle imprese italiane.

Il tessile-abbigliamento è uno dei quattro settori che costituiscono il Made in Italy ed è, quindi, una delle specializzazioni produttive del nostro paese. La sua importanza per la nostra economia è testimoniata non solo dal fatto che riflette le caratteristiche del tessuto produttivo italiano (pensiamo all'elevata frammentazione in una folta schiera di attori dalle dimensioni contenute) ma anche dai livelli di competitività raggiunti nel corso degli anni, come conferma il fatto che il Trade Performance Index ha indicato i settori del tessile e quello dell'abbigliamento italiani come i più competitivi al mondo. Nel presente elaborato vengono analizzati due aspetti del suddetto comparto, in primo luogo l'internazionalizzazione, indagando le principali strategie utilizzate in tal senso dalle imprese nostrane.
In secondo luogo viene posta l'attenzione su un aspetto inusuale per questo settore e che, fino ad ora, non è stato trattato dalla letteratura, vale a dire l'innovazione realizzata dalle imprese del tessile-abbigliamento italiano. Nonostante stiamo parlando di un'industria a bassa intensità tecnologica, infatti, è comunque interessante verificare in che misura e in che modo le imprese italiane del settore cerchino di prendere il treno dell'innovazione e le difficoltà che tale strategia comporta. Ciò è stato realizzato individuando analizzando i brevetti registrati presso l'Ufficio Statunitense dei Marchi e Brevetti (USPTO) aventi assegnatario italiano e utilizzabili nel settore di interesse, conducendo analisi di tipo temporale, spaziale e in relazione ai soggetti innovatori/assegnatari e alla natura delle innovazioni brevettate.

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5 Introduzione Nel presente elaborato è stato indagato il settore tessile-abbigliamento, in particolare con riferimento ai comportamenti ed alle scelte adottate dalle imprese italiane in termini di internazionalizzazione e di innovazione dei prodotti e/o dei processi produttivi. Tale comparto ha stimolato la curiosità del candidato per l’importanza che assume ancora oggi per l’economia del nostro paese, il cui “brand” (made in Italy), che identifica la capacità delle imprese nostrane di realizzare e offrire al consumatore finale prodotti di alta qualità e che racchiudono la tradizione manifatturiera nazionale, è frutto, tra gli altri, delle produzioni realizzate proprio dall’industria di cui si sta discutendo. L’aspetto che più di tutti ha attirato l’interesse dell’autore è l’innovazione tecnologica rapportata al comparto del tessile-abbigliamento, un argomento che non è mai stato veramente trattato dalla letteratura in virtù del fatto che l’attività innovativa non costituisce, com’è comprensibile, uno degli elementi cardine del settore analizzato. Proprio per questo è stata condotta un’indagine sulla capacità brevettuale delle imprese italiane, per verificare in che misura l’industria nazionale possa definirsi innovativa nonostante, appunto, la componente innovativa non sia quella che più di altre contraddistingue il prodotto finale della filiera, famoso per l’elevato livello qualitativo. Prima di focalizzare l’attenzione sull’innovazione si è ritenuto opportuno investigare le dinamiche dell’internazionalizzazione, un aspetto che ha permeato l’evoluzione dell’economia e di tutti i settori produttivi nel passaggio all’era dei mercati globalizzati. L’internazionalizzazione, sia produttiva che commerciale, rappresenta un punto di arrivo nel percorso che ha segnato il graduale cambiamento delle scelte e dei comportamenti delle imprese, che viene illustrato nel Capitolo 1 partendo dalla strategia di integrazione verticale, che prevede che la singola impresa “accentri” presso le sue unità produttive un elevato numero di attività della filiera in cui opera. Dal punto di vista temporale tale strategia, tuttora adottata anche se in misura minore, ha segnato una precedente era economica, quella delle big corporations, che tendevano a svolgere al loro interno un gran numero di fasi produttive. Nel passaggio da questa strategia alla frammentazione internazionale della produzione e, quindi, alle catene globali di valore,

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