I gitani e il Flamenco, il Calò e il Cante. Un approccio linguistico e antropologico.
La scelta di affrontare proprio questo aspetto della realtà spagnola, di cercare di capire che com’è fatto il linguaggio dei gitani, detto anche calò, e scoprire il linguaggio del cante flamenco, nasce innanzitutto dall’esperienza vissuta nella città di Siviglia, che è ciò che mi ha permesso di avvicinarmi all’Andalusia e che mi ha trasmesso la curiosità per la sua cultura. Ciò che emergeva sin dall’inizio era il legame profondo della vita andalusa con il flamenco di cui ho scoperto il valore e il significato importante che assume non solo nella comunità gitana, ma anche in quella spagnola, proprio attraverso questo studio.
Ho voluto dare un taglio prevalentemente linguistico e ai miei studi e concentrare l’attenzione sul linguaggio dei gitani, il calò, per capire che cos’è il calò, quali sono le sue caratteristiche, qual è lo spazio che occupa nella realtà sociolinguistica nella quale si inserisce e quali sono le interazioni con lo spagnolo andaluso. Dal momento che il calò lascia le impronte più significative nei cantes flamencos ho voluto osservare più da vicino i testi delle coplas flamencas per cogliere l’entità di queste tracce e la loro importanza nel marcare l’identità stessa del cante, nonché quella della comunità gitana, proprio attraverso il flamenco.
Lo stesso studio del calò è cominciato nel contesto sociolinguistico nel quale il linguaggio dei gitani vive oggi. Ho dovuto prima di tutto inquadrare l’andaluso e chiarire che è dialetto del castigliano, se si guarda il suo sviluppo attraverso il tempo, osservato invece da un punto di vista sincronico deve essere considerato come varietà linguistica dello spagnolo. È emersa la straordinaria ricchezza linguistica dell’Andalusia, risultato della presenza storica di popoli e culture diverse tra loro, che si incarna in una peculiarità lessicale e fonetica che identificano la forte personalità delle hablas andaluzas.
Capire poi cos’è il calò ha significato inizialmente restituirgli una dignità e affermare che non può in nessun caso essere confuso o sovrapposto con l’argot dei bassi fondi andalusi a causa della sua diversa matrice genetica che lo lega al sanscrito. Certo, il contatto del calò con il linguaggio della delinquenza all’interno delle carceri ha prodotto una mutua influenza generando prestiti e interferenze, soprattutto a livello lessicale. Ma il calò resta uno dei dialetti del sanscrito. Il calò di oggi, tuttavia, ha subito delle trasformazioni importanti rispetto alle sue origini indiane. La sua grammatica si è destrutturata lungo il cammino che l’ha portato in Occidente. L’influenza della lingua spagnola, poi, è stata determinante. Sopravvive però un considerevole repertorio di parole calò, molte delle quali sono penetrate nelle hablas andaluzas e nello spagnolo standard. Le impronte più marcate dell’antico dialetto dei gitani restano nel lessico, e in modo particolare ne sono imbevuti i cantes flamencos, dai quali emerge la forma ibrida che ha assunto oggi il linguaggio dei gitani, costituito per la maggior parte dall’andaluso, nel quale rimangono incastonate numerose parole appartenenti al calò, quelle che marcano in modo più significativo l’identità del linguaggio gitano e quella del cante stesso. Compare poi una piccola percentuale di termini mutuati dal contatto con l’argot della delinquenza. Il corpus lessicale che ho raccolto e proposto dimostra quanto sia importante la presenza di un buon numero di parole gitano-andaluse nel linguaggio colloquiale spagnolo come nella lingua comune, sebbene gli stessi ispanofoni ne facciano uso inconsapevolmente.
L’analisi del calò ha portato con sé anche la necessità di comprendere il cante e il complesso fenomeno che è il flamenco, tutti aspetti della stessa realtà che vivono e si nutrono l’uno dell’altro. Nel cante ho scoperto la culla del linguaggio dei gitani di oggi e un’espressione genuina della convivenza e della compenetrazione della cultura gitana con quella andalusa. Nel flamenco è emerso un modo di vivere, una forma peculiare di percepire ed interpretare la realtà.
Il flamenco rappresenta, in definitiva, la sintesi della commistione gitano-andalusa.
Dall’ascolto e l’osservazione delle coplas emergono le tematiche care al cante temi che si inseriscono in un’analisi sociologica più ampia.
Infine ho voluto prendere in considerazione le coplas di un cantaor in particolare nel panorama del flamenco, Camaròn de la Isla, e ritrovare tutti gli elementi linguistici e sociolinguistici che fino a quel punto avevo osservato.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Jasmine Eloksha |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Interfacoltà Lingue/scienze politiche |
Corso: | Lingue culture e comunicazione internazionale |
Relatore: | Mariavittoria Calvi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 287 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La comunicazione del flamenco
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi