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Le società tradizionali: la fotosintesi culturale

Una pianta ha ( in genere ) bisogno di luce per vivere; e non di luce qualsiasi, ma della sua luce: se qualcuno gliela toglie, o gliene fornisce una inadatta, si ammala. In questa chiave, ha senso parlare di fotosintesi culturale come di un processo culturale che, per consentire ad una determinata società di evolversi seguendo la sua naturale linea di sviluppo, non va condizionato dall’esterno. Da questo punto di vista, le più a rischio sono quelle società che ancora oggi tentano di conservare usi e costumi appartenenti ad uno stile di vita lontano anni luce dal nostro: le cosiddette società tradizionali, che ancora oggi in qualche modo si cerca di rimodellare ad immagine e somiglianza di quella occidentale. In questo contesto mi sono mossa nella realizzazione del mio elaborato su queste società, tracciando un percorso che va dalla questione della loro definizione ad una rivalutazione delle potenzialità intellettuali e del patrimonio di conoscenze di cui esse sono “portatrici”, passando per la difesa dei loro diritti e la tutela delle loro forme espressive: cercando, in tutti i passi di questo percorso, di mettere in evidenza il punto di vista di coloro che di queste società fanno parte, anche attraverso una critica di alcuni approcci antropologici ( evoluzionismo, funzionalismo, relativismo culturale ed indigenismo ) ormai superati ed il racconto di una mia personale esperienza presso una di queste straordinarie comunità ( quella degli Ainu del Giappone ).

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Introduzione Ad una prima impressione, associare il concetto di fotosintesi con l’idea di cultura può apparire bizzarro. Forse lo è, ma questo non vuol dire che l’analogia non abbia ragion d’essere. In effetti, una cultura è, come un organismo vegetale, un qualcosa che vive. Non solo, è un qualcosa che può vivere al meglio solo se lasciato vivere in condizioni che glielo consentano. Una pianta ha ( in genere ) bisogno di luce per vivere; e non di luce qualsiasi, ma della sua luce; se qualcuno gliela toglie, o gliene fornisce una inadatta, si ammala. In questa chiave, ha senso parlare di fotosintesi culturale come di un processo culturale che, per consentire ad una determinata società di evolversi seguendo la sua naturale linea di sviluppo, non va condizionato dall’esterno. Da questo punto di vista, le più a rischio sono quelle società che ancora oggi tentano di conservare usi e costumi appartenenti ad uno stile di vita lontano anni luce dal nostro: le cosiddette società tradizionali, che ancora oggi in qualche modo si cerca di rimodellare ad immagine e somiglianza di quella occidentale. Il mondo è un giardino di culture, e se anche una sola di esse si ammala, vuol dire che, là dove stava, qualcuno ha tolto la luce giusta. E ogni volta che si ammala una cultura, il giardino diventa più grigio. Per troppo tempo, troppe piante nel giardino sono rimaste al buio. Almeno per tutto il tempo che è durato l’incubo del colonialismo, con i suoi folli principi ed i 9

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Informazioni tesi

  Autore: Claudia Porpora
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Interfacoltà di Scienze della Comunicazione e Scienze Umanistiche
  Corso: Scienze Sociali per la Cooperazione e lo Sviluppo e le Relazioni tra i Popo
  Relatore: Paolo Palmeri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 152

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antropologia
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biodiversità
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