Tecnologie per il recupero energetico da motori a combustione interna di piccola potenza
L'elaborato si propone di studiare la possibilità dello sfruttamento dell'energia termica contenuta nei gas di scarico dei motori a combustione interna. Questi gas possiedono una temperatura non troppo elevata, cosa che rende meno facile la trasformazione del calore in lavoro. Apparentemente i fluidi organici ( che sono bassobollenti) sembrano essere la soluzione migliore al problema, ma si è visto che pure l'acqua può essere utilizzata con successo e con risultati assai più soddisfacenti. In relazione a ciò ampi spazi della tesi sono dedicati ad una ricerca inerente la tecnologia ORC ( organic Rankine Cycle) che appunto utilizza i fluidi organici in sostituzione all'acqua nei cicli Rankine. Inoltre numerose pagine contengono esempi di calcolo termodinamico relazionati a numerosi situazioni impiantistiche. Non è stato dato particolare peso alle problematiche tecniche ( materiali, dimensioni ecc) inerenti i componenti, se non in maniera semiqualitativa. In particolare viene studiato il caso proposto dalla BMW che nel 2005 ha reso noto al pubblico il progetto cui stava lavorando. Il fatto che ora, nel 2009, quel progetto a carattere di prototipo non sia ancora stato completato è un indice del fatto che le difficoltà tecniche inerenti l'inserimento di un impianto a ciclo Rankine in uno spazio ristretto come potrebbe essere quello di un'automobile sono maggiori dei benefici che se ne potrebbero trarre. Ulteriore fattore negativo alla prosecuzione della ricerca in questa direzione è la presenza, nel mondo tecnico scientifico, di nuove mete tecnologiche che via via si vanno allontanando da quello che è il concetto di motore a combustione interna. Per esempio la Toyota Prius è una vettura ibrida il cui motore a combustione interna è ben lungi dal possedere un regime di rotazione pressochè costante, ma viceversa si attiva e disattiva in relazione alle reali necessità, in termini di energia meccanica, richiesta dalla vettura stessa. Ricordando che un impianto a vapore va bene solo se la portata di vapore non varia di molto, si può aggiungere una motivazione alle molte che hanno causato l'interruzione di questa ricerca da parte della BMW.
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Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Berto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Udine |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria meccanica |
Relatore: | Giulio Croce |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 103 |
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