Riutilizzo dell'acqua dal reparto di nefrologia: una prospettiva tecnologica per l'applicazione nelle regioni aride
In un contesto di carenza d'acqua, il riutilizzo dell'acqua in ambito ospedaliero risulta essere utile. In questo lavoro, è stata effettuata l'ipotetica applicazione in una unità di trattamento dell'acqua, presso l'ospedale San Marcellino di Muravera (Cagliari, Sardegna).
La struttura è situata in una regione italiana a rischio di desertificazione. L'ospedale ospita 60 posti letto con un consumo giornaliero di circa 30 m3, dei quali 1/6 viene utilizzato per le attività del reparto dialisi.
Ogni anno, l'ospedale esegue 5000 trattamenti emodialitici (156 trattamenti di emodialisi per paziente per anno). Ogni seduta scarica 120 litri di liquido, con una portata di 500 ml/min per circa 4 ore e ogni singola stazione funziona due volte in un giorno.
Considerando che ogni giorno vengono svolti due turni, quindi ogni postazione scarica circa 270 litri. Inoltre l'unità di trattamento acqua scarica in fogna ogni giorno circa 4,4 m3 di acqua "pura". In Sardegna, sono presenti 37 unità nefrologiche simili, 5 solo nei dintorni di Cagliari (77 monitor di dialisi totali, corrispondenti ad un consumo di acqua di circa 400 m3/giorno ). Vi presentiamo un'analisi tecnologica ed economica del caso studiato (ospedale San Marcellino) per trovare il payback period della soluzione ottimale. Abbiamo basato la valutazione economica sui prezzi effettivi dei materiali, l'energia e approvvigionamento idrico, ma la crescente domanda di acqua (denominato "l'oro blu" per il suo prezioso contributo a qualsiasi attività umana e la sua crescente scarsità) porterà il punto di break-even ad un minor numero di trattamenti all'anno.
Infatti, in Sardegna, le risorse idriche naturali soddisfano solo 3/5 del fabbisogno di acqua; il consumo d'acqua richiesto dai centri dialisi rappresenta un problema regionale. La carenza idrica riguarda sia la qualità della vita che lo sviluppo economico, per questo motivo le soluzioni tecnologiche innovative per il riutilizzo e il risparmio delle acque dovranno essere fondamentali.
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Schinardi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università Campus Bio-Medico di Roma |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Biomedica |
Relatore: | Luisa Di Paola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 73 |
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