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Bambini violati. Maltrattamento e abuso all'infanzia: una ricerca esplorativa.

Il maltrattamento e l’abuso nei confronti dell’infanzia, sono purtroppo un aspetto della nostra realtà tutt’altro che rara. Il fenomeno, in gran parte sommerso e celato sotto pesanti coltri di bugie e perbenismo apparente, coinvolge contesti territoriali e culturali di ogni genere e vede le sue origini perdersi fin nella notte dei tempi. Siamo di fronte ad una problematica che coinvolge persone provenienti da qualsiasi ceto sociale, che si consuma all’interno delle mura domestiche ancor più che fuori, che vede come aggressori sia giovani che anziani, tanto delinquenti e sbandati quanto insospettabili cittadini modello. Eppure, ancora oggi, permane pressoché incontrastato lo stereotipo che vede nello straniero, nel criminale, nella persona culturalmente e socialmente debole, l’unico possibile autore di reato.
Il lavoro che viene qui presentato ha lo scopo di esplorare il fenomeno mettendone in luce gli aspetti critici e di problematicità che per molto tempo hanno contribuito a mantenere sotto silenzio le vessazioni e le violenze agite contro i bambini.
Il primo capitolo si focalizza sulle caratteristiche dell’abuso, e traccia un breve excursus storico, al fine di indagare l’evoluzione del problema e di fornire una lettura dello stesso alla luce del contesto culturale e sociale di riferimento. Viene descritto il processo che ha portato all’attuale definizione di maltrattamento, le tipologie con cui esso si manifesta e gli effetti, a breve e medio/lungo termine, che produce sulle giovani vittime.
Il secondo capitolo si presenta come un tentativo di rispondere agli interrogativi circa la prevalenza del fenomeno. Vengono discusse le problematiche riscontrate dai ricercatori nella raccolta di dati sul maltrattamento, e viene dedicato uno spazio all’enunciazione di alcune normative e legislazioni, presenti sul territorio italiano in tema di tutela dell’infanzia. Infine, vengono riportate le stime a livello mondiale, europeo e nazionale, delle quali è proposta una lettura critica in ragione delle disomogeneità e delle incongruenze con cui vengono reperite le informazioni ed effettuate le ricerche.
Il terzo capitolo affronta le problematiche relative agli strumenti di indagine. Vengono descritte le differenze, a carattere teorico e metodologico, sottostanti alle diverse ricerche, principalmente in relazione ai diversi sistemi di campionatura utilizzati negli studi svolti sulla popolazione e tramite i registri nazionali. Vengono illustrati i principali strumenti (interviste e questionari) impiegati nell’esplorazione del fenomeno, e proposte, quindi, alcune considerazioni sulla situazione italiana.
Infine, il quarto ed ultimo capitolo riporta un’indagine svolta dal nostro gruppo di ricerca, all’interno di un più ampio studio a carattere esplorativo sulla situazione del maltrattamento infantile nel territorio fiorentino.

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4  INTRODUZIONE Credo che l’abuso sia qualcosa di un fastidio particolare e soprattutto riesce a bloccarti dal far qualsiasi cosa. Uno non ci crede finché non si trova in prima persona ad affrontare una cosa del genere. In più ho imparato che tutti, ma veramente tutti, anche i più insospettabili sono capaci di compiere certe schifezze. Non c’è bisogno di trovare un colpevole nell’immaginario, il drogato o il giovane scorretto. A infastidire me è stato un perfetto anziano con la barba fatta e il viso pulito. Sicuramente un bravo nonno. (Studentessa, Corso di Laurea in Scienze Socio-Psico-Pedagogiche, 19 anni) Il maltrattamento e l’abuso nei confronti dell’infanzia, sono purtroppo un aspetto della nostra realtà tutt’altro che rara. Il fenomeno, in gran parte sommerso e celato sotto pesanti coltri di bugie e perbenismo apparente, coinvolge contesti territoriali e culturali di ogni genere e vede le sue origini perdersi fin nella notte dei tempi. Siamo di fronte ad una problematica che coinvolge persone provenienti da qualsiasi ceto sociale, che si consuma all’interno delle mura domestiche ancor più che fuori, che vede come aggressori sia giovani che anziani, tanto delinquenti e sbandati quanto insospettabili cittadini modello. Eppure, ancora oggi, permane pressoché incontrastato lo stereotipo che vede nello straniero, nel criminale, nella persona culturalmente e socialmente debole, l’unico possibile autore di reato. Il lavoro che viene qui presentato ha lo scopo di esplorare il fenomeno mettendone in luce gli aspetti critici e di problematicità che per molto tempo hanno contribuito a mantenere sotto silenzio le vessazioni e le violenze agite contro i bambini. Il primo capitolo si focalizza sulle caratteristiche dell’abuso, e traccia un breve excursus storico, al fine di indagare l’evoluzione del problema e di fornire una lettura dello stesso alla luce del contesto culturale e sociale di riferimento. Viene descritto il processo che ha portato all’attuale definizione di maltrattamento, le tipologie con cui esso si manifesta e gli effetti, a breve e medio/lungo termine, che produce sulle giovani vittime. Il secondo capitolo si presenta come un tentativo di rispondere agli interrogativi circa la prevalenza del fenomeno. Vengono discusse le problematiche riscontrate dai ricercatori nella raccolta di dati sul maltrattamento, e viene dedicato uno spazio all’enunciazione di alcune normative e legislazioni, presenti sul territorio italiano in tema di tutela dell’infanzia. Infine, vengono riportate le stime a livello mondiale, europeo e nazionale, delle quali è proposta una lettura critica in ragione delle disomogeneità e delle incongruenze con cui vengono reperite le informazioni ed effettuate le ricerche. Il terzo capitolo affronta le problematiche relative agli strumenti di indagine. Vengono

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