Progettazione antincendio nei sistemi complessi - Il caso studio della nuova sede della Provincia di Arezzo
L’idea della tesi nasce dalla curiosità di capire quanto un edificio rappresentativo quale la nuova sede della Provincia di Arezzo sia conciliabile con le schematiche regole antincendio previste dalla normativa.
In principio si è partiti dalla lettura della natura dell’edificio e si è indagato sul significato architettonico della tipologia edilizia e sulla configurazione dell’edificio come un luogo aperto al pubblico.
Per rendersi conto dei vincoli e degli obblighi legislativi sul progetto si è successivamente indagato sulle problematiche connesse agli edifici pubblici e sulle tipiche cause di innesco degli incendi negli edifici destinati ad uffici, si è interpretato il significato dei vari parametri di incendio (resistenza al fuoco, carico di incendio, reazione al fuoco, tempi di evacuazione, classe di incendio, etc.) e dei criteri di progettazione in base al rischio di incendio, e si sono consultate le normative in materia di sicurezza antincendio sia per luoghi di lavoro, sia per luoghi destinati al pubblico.
Il lavoro della tesi si è poi articolato su vari livelli di analisi e valutazione; in primo luogo si è studiato l’intero progetto iniziale, mettendone in luce le parti che presentavano dei difetti in termini di funzionalità, fruibilità e sicurezza, da cui si è potuto poi capire se nel progetto di massima originale fossero state previste sufficienti vie di esodo in rapporto al flusso dei visitatori, se le attività con rischio specifico fossero adeguatamente collocate, se la distribuzione interna fosse ottimale, e se in generale gli edifici avessero un adeguato livello di sicurezza.
Alla luce del progetto di partenza si sono poi proposti degli interventi edilizi, antincendio e gestionali atti a colmare certe carenze o più semplicemente ad aumentare la sicurezza antincendio.
Gli svariati interventi proposti , dalla realizzazione di nuove vie di esodo alla predisposizione di compartimentazioni antincendio, hanno comportato una notevole attenzione sulla versatilità dell’edificio, anche in vista di una possibile futura distribuzione interna diversa da quella iniziale (in gran parte il progetto prevede l’utilizzo di pareti mobili in metallo e vetro), con l’obiettivo di intervenire nella maniera meno invasiva possibile, conciliando il rispetto dei principi architettonici e formali col rispetto delle norme vigenti.
In secondo luogo si è scesi ad un maggiore livello di dettaglio: è stato valutato il carico d’incendio, sono state dimensionate le vie di esodo ed è stato calcolato il massimo affollamento ipotizzabile per ogni singola parte dell’edificio.
A seguito di tali valutazioni, sono stati previsti ulteriori interventi per migliorare l’efficienza dell’edificio sia dal punto di vista funzionale sia da quello della sicurezza.
In ultimo luogo si sono valutati i rischi residui presenti nelle varie aree degli edifici in progetto, e i conseguenti pericoli per i lavoratori e le altre persone esposte a tali rischi.
Conseguentemente si sono adottate tutte le misure necessarie per la sicurezza e l’incolumità in caso d’incendio degli occupanti dell’edificio: la predisposizione di un impianto di rivelazione, di impianti fissi e mobili di estinzione, di adeguata segnaletica visiva, sonora e luminosa.
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Armeni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile |
Relatore: | Pietro Capone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
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