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Sviluppi territoriali del Museo della Guerra Bianca in Adamello

Il 17 febbraio 2009 ho conseguito la laurea specialistica in Filologia moderna con una tesi in Storia locale e valorizzazione del territorio dal titolo “Sviluppi territoriali del Museo della Guerra Bianca in Adamello”. Oggetto del lavoro di tesi il Museo della Guerra Bianca istituito a Temù, in alta Valle Camonica, nel 1974 da un gruppo di amici, tra cui spiccava la figura di Sperandio Zani, ex combattente in Adamello. L’ente culturale si occupa di individuare, raccogliere, contestualizzare, conservare e valorizzare ogni tipo di materiale inerente la Guerra Bianca; si tratta a tutti gli effetti di un museo territoriale in quanto profondamente legato alla popolazione locale ed al territorio. In questo senso, nel 2002 l’associazione che gestisce il museo, in concorso con Regione Lombardia ha istituito il Parco culturale integrato “La Guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti”. Il parco tematico si estende per circa 4.000 kmq, in un’area compresa tra il Passo dello Stelvio ed il Lago di Garda, nella quale sono stati individuati percorsi didattici che permettono a studiosi, appassionati o turisti di visitare i luoghi simbolo del Primo conflitto Mondiale combattuto in alta quota. Il lavoro di tesi è innovativo per vari aspetti: per la specificità stessa del museo territoriale della Guerra Bianca in Adamello, che coniuga una raccolta museale di eccezionale valore con la visita diretta, per mezzo del Parco culturale integrato, del teatro bellico che ancora oggi risulta essere in ottimo stato di conservazione; perché ho avuto la possibilità di svolgere un lavoro “sul campo”, a contatto con le persone che da 30 anni lavorano con impegno alla valorizzazione del museo territoriale; perché la tesi coniuga tre aspetti e tre livelli di conoscenza particolarmente significativi: storico – culturale, territoriale e legislativo – gestionale. Inoltre, l’argomento di tesi è senza dubbio attuale, anche in ambito istituzionale; lo dimostra il convegno internazionale “La Grande Guerra. Il fronte alpino, la società, la memoria storica” organizzato a Milano il 23 e 24 ottobre 2008 da Regione Lombardia, in occasione del 90° anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale. E’ importante ricordare anche l’approvazione, significativamente in data 4 novembre 2008, della legge n. 28 che si occupa di “Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale in Lombardia”; il nuovo testo giuridico, voluto all’unanimità, ha come obiettivo principale quello di ricordare il grande bilancio di morti e di sacrifici che la guerra ha provocato e il peso che questi hanno avuto sulla nostra popolazione. La legge n. 28 propone un uso differente del paesaggio e il superamento della mentalità campanilistica; essa rappresenta un passaggio normativo importantissimo per la valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale della Grande Guerra presente sul territorio lombardo.

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3 INTRODUZIONE La tesi ha per oggetto il Museo territoriale della Guerra Bianca in Adamello costituito da: la splendida raccolta di armi, cimeli, documenti, fotografie, beni storico militari mobili ed ogni altro materiale riguardante la Guerra Bianca, allestita gi nel 1974 a Temø, piccolo centro dell alta Valle Camonica, da un gruppo di amici, tra i quali emerge in particolare la figura di un ex combattente della Prima Guerra Mondiale, Sperandio Zani; il Parco culturale integrato La Guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti istituito nel 2002 da il Museo della Guerra Bianca in Adamello con il concorso della Regione Lombardia, dopo aver individuato nell area compresa tra il Passo dello Stelvio ed il Lago di Garda (circa 4.000 kmq), i luoghi simbolo del Primo conflitto Mondiale combattuto in alta quota. La scelta di questo tema Ł legata a due differenti motivazioni. In primo luogo desideravo che l argomento di tesi fosse collegato all area in cui vivo, la Valle Camonica; senza retorica posso affermare che si tratta di un territorio con delle potenzialit culturali, artistiche, storiche ed umane davvero notevoli, ma che ancora oggi Ł troppo poco valorizzato. In questo senso ho scelto di porre l attenzione su una delle realt pi ø significative del territorio camuno: il Museo della Guerra Bianca in Adamello. La seconda motivazione Ł proprio legata alla finalit principale che si prefigge l ente culturale, a mio avviso pienamente condivisibile: l invito a non dimenticare, perchØ ricordare i sacrifici, le sofferenze, le vite distrutte dalla guerra, deve e pu essere per tutti stimolo e monito di pace. Il lavoro di tesi Ł innovativo per vari aspetti: per la specificit stessa del Museo territoriale della Guerra Bianca in Adamello, che coniuga una raccolta museale di eccezionale valore con la visita diretta, per mezzo del Parco culturale integrato, ai luoghi simbolo della Prima Guerra Mondiale combattuta ad alta quota; perchØ ho avuto la possibilit di svolgere un lavoro sul campo , a contatto con le persone che da trent anni lavorano con impegno alla valorizzazione del Museo territoriale (un ringraziamento particolare all Associazione senza fini di lucro Amici del Museo della Guerra Bianca in Adamello ); perchØ la tesi coniuga tre aspetti e tre livelli di conoscenza particolarmente significativi: storico culturale, territoriale e legislativo gestionale. Inoltre, l argomento di tesi Ł senza dubbio attuale, anche in ambito istituzionale. Lo dimostra il convegno internazionale La Grande Guerra. Il fr onte alpino, la societ , la memoria

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Informazioni tesi

  Autore: Margherita Bazzana
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filologia moderna
  Relatore: Renata Salvarani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 187

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Parole chiave

guerra bianca
musei
normativa beni culturali
prima guerra mondiale

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