La cooperazione decentrata e le o.n.g. nell'Unione Europea
Con questo lavoro ci si propone di analizzare i nuovi fenomeni che si stanno affermando nell'U.E. ed in Italia in tema di cooperazione allo sviluppo umano.
L'idea di costruire un equilibrio che renda possibile una pacifica convivenza tra gli stati di tutto il mondo, diffusasi con maggior impeto e forza dopo le due guerre mondiali, è divenuta un tema, centrale e di fondamentale importanza nel dibattito attuale sia a livello giuridico, che a livello economico, politico e sociologico.
Oggi alla luce dei nuovi equilibri mondiali che sono venuti a configurarsi dopo il crollo del muro di Berlino, per l'Europa porre le basi per una pace lunga e duratura, contribuendo all'edificazione di un nuovo sistema globale, è divenuto un imperativo improrogabile: le politiche di cooperazione allo sviluppo sono decisive per la realizzazione di tali obiettivi.
In particolare, oggetto centrale della nostra analisi sarà il fenomeno della cooperazione decentrata, che costituisce oggi un nuovo approccio più partecipativo alla cooperazione allo sviluppo, elaborato dalla Comunità e dai suoi Stati membri.
La cooperazione decentrata per un verso ha rappresentato l’unica concreta risposta, in termini di efficacia degli interventi, alla crisi della cooperazione, scoppiata negli anni ’80 e ’90. Per altro verso essa rappresenta, sotto un profilo squisitamente storico-giuridico, una rivoluzionaria soluzione legislativa a nuove ed avvincenti problematiche che attraversano il nostro tempo. Mi riferisco ai temi della globalizzazione e dell’interdipendenza, che oggi hanno raggiunto dei livelli tali di espansione da incidere oramai direttamente sulla vita quotidiana di ciascun cittadino, ma anche alla conseguente crisi dello Stato nazionale, all’ avanzamento della dimensione locale e delle comunità più prossime e vicine all’individuo. Con la cooperazione decentrata si ha il superamento, inoltre, delle tradizionali categorie, di cooperazione governativa e cooperazione non governativa, che, precedentemente, strutturavano lo studio e l'analisi della materia. I vecchi attori non governativi, come le ONG, si trovano, perciò, oggi ad interpretare un nuovo ruolo, anche politico, divenendo migliori intermediarie tra istituzioni e società civile e facendosi portatrici delle battaglie ideali di quest’ultima emergente, seppur non ancora ben definita, categoria di soggettil.
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Augello |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giandonato Caggiano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
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FAQ
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