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Nuovi media per la comunicazione: un’analisi del podcasting

Il presente lavoro si propone di analizzare in tutte le sue forme il podcasting come nuovo mezzo di comunicazione, prendendo in considerazione l’oggetto della ricerca da diversi punti di vista e cercando di dimostrare come esso risulti un nuovo medium senza alcun dubbio interessante per la facilità di utilizzo tanto nella modalità di fruizione quanto nella modalità di realizzazione, cercando inoltre di individuare le possibilità e i vantaggi dell’utilizzo “attivo” di tale sistema di distribuzione dei contenuti a vari livelli, da quello amatoriale a quello commerciale. Ci soffermeremo inoltre ad analizzare il rapporto tra podcasting e gli altri media, tradizionali e non, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello contenutistico. Per fare questo, l’analisi è stata strutturata in tre capitoli: nel primo, dopo aver spiegato in modo approfondito che cosa sia il podcasting, come sia nato e quali siano stati i fattori favorevoli alla sua diffusione, verranno analizzati tutti i suoi possibili utilizzi attuali e futuri in ambiti diversi, dalla radiofonia alla didattica, dalla pubblica amministrazione al marketing. Per avere un’immagine più completa del fenomeno, guarderemo al podcasting anche da un punto di vista tecnico, analizzando le tecnologie che ne hanno permesso la nascita e lo sviluppo.
Il secondo capitolo si concentrerà sulla modalità di fruizione, evidenziandone la facilità ed i vantaggi, mentre il terzo prenderà in considerazione tutti i vari passaggi necessari per la creazione di un podcast, riferendosi in particolar modo alle possibilità di sviluppo a livello amatoriale, cercando di dimostrare come il podcasting possa rappresentare una valida soluzione, affrontabile da chiunque, per raggiungere un pubblico relativamente vasto in rapporto agli sforzi richiesti.

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2 INTRODUZIONE Negli anni settanta, in Italia, si verificò un vero e proprio boom delle cosiddette “radio libere”: chiunque possedesse una minima attrezzatura di base era in grado di trasmettere, nel migliore dei casi ad una manciata di chilometri di distanza, una canzone, un’intervista, un dibattito o più semplicemente un proprio pensiero. L’entusiasmo, la voglia di comunicare, di “dire la propria” al mondo circostante, anche se limitato nello spazio, portò ad una rapidissima diffusione nazionale di questo fenomeno, tanto che quasi ogni piccolo quartiere di ogni piccola città aveva la sua radio libera personale. Qualcosa di molto simile, per certi versi, si sta verificando da alcuni anni a questa parte, ma lo scenario non è più quello nazionale o cittadino, bensì quello “globale” della rete: si chiama podcasting e rappresenta una nuova modalità di distribuzione e fruizione di trasmissioni radiofoniche (e non solo) attraverso il web. Questa nuova tipologia di trasmissione ha raggiunto un successo mondiale nel giro di pochi mesi, soprattutto grazie al suo utilizzo da parte degli utenti della rete che, proprio con il podcasting, sembrano avere improvvisamente ritrovato la voglia di comunicare attraverso la creazione di vere e proprie trasmissioni radiofoniche personali. Ed è proprio nel più ampio fenomeno della “personalizzazione” dei media che il podcasting deve essere collocato, poiché questi consente all’utente fruitore di liberarsi dalla rigidità del classico palinsesto e di decidere non solo i contenuti che gli interessano, ma anche quando e come fruirne. Tale processo di personalizzazione è reso possibile dalla facilità di utilizzo, anche per i meno esperti, di tutti i nuovi media nati e cresciuti attraverso la rete, podcasting compreso; utilizzo che, come già successo per i blog e le web radio, oltrepassa la sfera della pura e semplice fruizione per approdare alla produzione e distribuzione di contenuti propri. Se infatti è vero che la rete, fin dalla sua nascita, ha sempre offerto la possibilità di ospitare lo scambio di contenuti testuali, grafici e audiovisivi, è altrettanto evidente che una partecipazione attiva e di massa degli utenti nella produzione di tali contenuti si è avuta solo nel momento in cui sono nati gli strumenti (come i famosi blog) che hanno permesso effettivamente a chiunque di diventare una potenziale fonte di informazione, senza necessariamente dover possedere una padronanza tecnica specifica dello strumento che si sta utilizzando. Se dunque le stesse informazioni avrebbero potuto esistere sulla rete ieri come oggi, è la modalità di accesso ad esse che ha potuto fare la differenza e il podcasting ne è la prova lampante: come vedremo durante il nostro percorso, esso non è infatti caratterizzato dall’avvento di una nuova tecnologia, ma dall’unione di due tecnologie preesistenti separatamente che, insieme, hanno portato ad una nuova concezione della radio così come la conosciamo. Bisogna inoltre specificare che l’evoluzione tecnologica, in particolare la diffusione sempre maggiore e capillare delle connessioni veloci, ha coadiuvato notevolmente il fenomeno, rendendo per così dire “sostenibile” lo scambio di file multimediali di ogni tipo, anche di notevoli dimensioni. Il presente lavoro si propone di analizzare in tutte le sue forme il podcasting come nuovo mezzo di comunicazione, prendendo in considerazione l’oggetto della ricerca da diversi punti di vista e cercando di dimostrare come esso risulti un nuovo medium senza alcun dubbio interessante per la facilità di utilizzo tanto nella modalità di fruizione quanto nella modalità di realizzazione, cercando inoltre di individuare le possibilità e i vantaggi dell’utilizzo “attivo” di tale sistema di distribuzione dei contenuti a vari livelli, da

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