Il Piano integrato di attività ed organizzazione negli enti locali
Il PIAO (Piano integrato di attività ed organizzazione) è stato introdotto con l’art.6 del D.L.80/2021 per dare attuazione ad un vincolo dettato dall’Unione Europea nell’ambito dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (d’ora in poi PNRR): potenziare l’attività di programmazione delle pubbliche amministrazioni e contestualmente semplificarne i documenti e gli adempimenti. Nel caso del Piano integrato, il rafforzamento e la semplificazione si concretizzano, sostanzialmente, con l’unificazione di molteplici documenti previsti dalla normativa previgente, stimolando le strutture di un ente a programmare insieme, ed in modo unitario, le strategie dell’ente, superando la logica ed il metodo della programmazione settoriale.
Le finalità che si vogliono perseguire con il PIAO sono, pertanto, quelle di colmare il deficit strutturale di strategia tipico della pletora degli strumenti di pianificazione, provando a dare un senso organico e integrato alla direzione di marcia. L’integrazione inoltre andrebbe ricercata orizzontalmente tra unità organizzative abituate a programmare in silos e verticalmente tra obiettivi di performance operativa, gestione dei rischi e miglioramento organizzativo e di rafforzamento delle competenze professionali, diretti alla creazione di Valore Pubblico. La grande innovazione del Piano integrato è proprio la sua proiezione alla creazione di valore pubblico ed ogni sezione che lo costituisce si orienta ad esso che diviene il fine ultimo di un’amministrazione.
Il lavoro esamina l’implementazione del Piao nel contesto degli enti locali e come esso va ad integrarsi con gli strumenti programmatori di natura economico finanziaria previsti per i comuni: DUP (Documento unico di programmazione) Bilancio di previsione, PEG (Piano esecutivo di gestione).
Una parte rilevante del lavoro è dedicata alle sezioni più importanti dello strumenti e l’esame delle stesse è fatto in un’ottica operativo-organizzativa con un taglio pratico che può essere di ausilio nella redazione dello strumento.
Un focus del lavoro è dedicato alle semplificazioni che la normativa prevede per le amministrazioni con meno di 50 dipendenti evidenziandone le difficoltà applicative derivanti da un raccordo non completo e frammentario con il quadro legislativo che disciplina l’attività di programmazione degli enti locali e, in genere, delle pubbliche amministrazioni non statali.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona Leonardi |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Scienze della Pubblica Amministrazione |
Anno: | 2022 |
Docente/Relatore: | Claudia Tubertini |
Istituito da: | SPIA - Scuola di Specializzazione in Studi sulla Pubblica Amministrazione |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 88 |
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FAQ
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