Neurofenomenologia: il fenomeno del neurone
L’importanza dell’epistemologia coinvolge non solo l’approccio scientifico, ma il nostro personale metterci in rapporto con la realtà. Nella fenomenologia di ogni essere vivente, la realtà risulta definita dal modo soggettivo di entrarvi in rapporto e, in modo sempre più vivido, l’uomo percepisce ogni conoscenza come il risultato di un’interpretazione, motivo per cui il metodo scientifico assume sempre maggiori responsabilità nella fermezza delle risposte che è in grado di fornire.
Essendo allora la realtà essenzialmente definibile in termini di rapporto, in che rapporto siamo con essa? Come ci rapportiamo al rapporto? Quali convinzioni ci guidano nel discernimento della nostra esistenza e a quali modelli inconsapevoli di riferimento ci affidiamo per orientarci in questo ‘relativismo assoluto’?
La liceità che riguarda la concezione che l’uomo ha della realtà –e cioè di sé medesimo, in quanto primo ‘luogo’ del suo svelarsi- ha da sempre determinato le domande con cui egli fosse capace di affrontarla – e quindi di affrontare la propria condizione esistenziale. Per questo l’epistemologia si impone, oggi, come arte del rapporto così come definito dal conoscere la conoscenza in atto, ossia dal conoscere il conoscere stesso.
I riferimenti culturali di ogni epoca influenzano, insieme al vissuto soggettivo, le domande di quell’epoca; l’Occidente si trova all’unanimità dei suoi diversi saperi nella sfida di comprendere cosa coscienza significhi. Perciò, con quali strumenti può oggi l’Occidente affrontare l’enigmatico problema che da sempre, in diverse culture –nondimeno in quella europea- accende l’uomo di scienza quanto quello di poesia? Cosa, dopo secoli di cultura, rimane di fecondo in materia, e cosa va invece trasformato?
Queste sono le domande che hanno motivato nel profondo gli autori nel loro lavoro e che hanno guidato personalmente me nella stesura di questa tesi. L’approccio neurofenomenologico, come spiegherò, consente la forma più sincretica e trasversale capace di combinare descrizione scientifica e metodo fenomenologico, formulando un metodo in grado di eludere se stesso e i suoi limiti; un metodo insomma, in grado di fornire nuove possibilità al sapere filosofico e scientifico, e perché no, una rinnovata simbiosi fra le due.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Poletti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze psicologiche |
Relatore: | Anna Fabriziani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
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FAQ
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