Le nuove fabbriche della conoscenza: dal Fordismo al Post-fordismo?
A caratterizzare il secolo XXI è la crescente necessità di saperi, competenze, beni immateriali: non a caso si usa definire questo secolo come il “secolo della conoscenza”. La conoscenza diventa ciò che oggi contraddistingue il modo di produrre e di concepire il lavoro. È con il Fordismo che avviene una prima vera e propria rivoluzione sia dal punto di vista della produzione industriale sia per quanto riguarda il modo di intendere il lavoro. Il fordismo, grazie a un tipo di organizzazione basata sulla parcellizzazione e integrazione di comportamenti, operazioni, lavorazioni meccaniche e la centralizzazione delle informazioni e delle decisioni, realizza un regime di uso della conoscenza completamente differente rispetto al passato. La conoscenza cambia natura, diventando firm specific, sostanzialmente non trasferibile ad altri contesti e ad altre imprese. È però alla fine del XX secolo che si comincia a parlare dell’emergere della knowledge society e della circostanza per cui in futuro la conoscenza avrebbe rappresentato una risorsa importante per tutta la società. In questo contesto il successo delle imprese e delle sue attività comincia a dipendere dalle strategie di Knowledge Management messe in atto. Nella società della conoscenza si sviluppa una nuova categoria di lavoratori definiti knowledge worker (lavoratori della conoscenza). I lavoratori della conoscenza sono quelli che operano su processi immateriali e per i quali la conoscenza è il principale input e output dei processi di lavoro, che impiegano diversi tipi di conoscenza per svolgere il lavoro e producono diverse forme e gradi di conoscenza nuova. Emblema di questo nuovo scenario sono i call center definiti oggi come vere e proprie “organizzazioni della conoscenza” o meglio “fabbriche della conoscenza”. Infatti la natura del lavoro svolto dagli operatori è tale che essi possano essere categorizzati tra i lavoratori della conoscenza, poiché svolgono un lavoro soprattutto comunicativo. Altre ragioni sono identificate nella natura e nel ruolo dei call center nel processo di comunicazione tra l’impresa e il mercato. L’operatore stesso è inserito in un processo di apprendimento continuo e contribuisce al tempo stesso a generare nuova conoscenza. Anche l’oggetto della transizione tra cliente e call center è caratterizzato da un elevato contenuto di conoscenza e il call center stesso è una sorta d’imbuto in cui precipitano informazioni e conoscenza sui problemi, le abitudini, le domande più frequenti, le percezioni, i dati anagrafici e professionali dei clienti.
Attraverso un'analisi sul campo si è cercato di capire se il call center sia una “fabbrica di servizi” che presenta affinità con le organizzazioni tayloriste o se dall’altro risponde alle logiche della società post-fordista. Gli elementi che accomunano il call center con il Fordismo sono la ripetitività dei compiti da svolgere in tempi molto ristretti, le professionalità medio – basse, il controllo del lavoro da parte dei capi. Per il resto le differenze rispetto alla fabbrica tradizionale sono varie tanto da considerare i call center “nuove fabbriche della conoscenza”. Una prima ragione riguarda la natura del lavoro svolto dagli operatori, i quali possono essere inclusi nella categoria dei “lavoratori della conoscenza”. Nel call center gli operatori svolgono soprattutto lavoro comunicativo e si prendono cura del cliente. Attraverso la gestione di questa relazione essi risolvono problemi e incrementano le conoscenze dell’azienda sui clienti attuali e possibili, sulla percezione dei prodotti, sulla customer satisfaction, ecc.
Anche lo stesso oggetto della transizione tra utente e call center è caratterizzato da un alto contenuto di conoscenza. Concludendo si può affermare che i call center sono una forma organizzativa ibrida: in parte una fabbrica fordista e in parte una nuova fabbrica della conoscenza in cui i lavoratori hanno accesso con maggiore facilità alle informazioni necessarie per lavorare, ma al tempo stesso si riduce l’apporto soggettivo di ciascun lavoratore al processo produttivo. Una combinazione di elementi che fanno del call center l’emblema del lavoro del Duemila.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Valeria Pacelli |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Scienze Umane e Sociali |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Francesca Di Virgilio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 294 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il knowledge management: nuovi contributi per il marketing
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi