Valutazione della resistenza a Taphrina deformans di genotipi di pesco ottenuti presso il Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura di Firenze, in due differenti ambienti climatici della Toscana
RIASSUNTO DELLA TESI
1.INTRODUZIONE
La presente tesi di laurea si articola in due parti; nella prima vengono approfondite le conoscenze sul pesco e sulla T. deformans riguardo alle relazioni ospite-parassita; la seconda, di tipo sperimentale, si propone di valutare, in annate ed ambienti diversi, la resistenza a T. deformans di alcune selezioni di pesco ottenute presso il Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura di Firenze (DOFI).
2.PRIMA PARTE: INDAGINE CONOSCITIVA
Nella parte introduttiva della tesi sono state approfondite le conoscenze sulla sistematica, sulle caratteristiche morfologiche e pomologiche, sulle esigenze pedoclimatiche della specie Prunus persica. Parallelamente è stato compiuto uno studio sul parassita T. deformans nei suoi vari aspetti: ciclo biologico, sintomatologia, suscettibilità varietale e difesa fitosanitaria, mettendo in rilievo le tecniche adottate (lotta tradizionale, integrata e agricoltura biologica), la loro efficacia e l’impatto che esse hanno sull’uomo e sull’ambiente.
Dopo aver considerato l’importanza economica del pesco nel mondo, in Europa e nel nostro paese, sono state evidenziate le problematiche causate dal parassita nelle regioni frutticole italiane.
L’indagine conoscitiva si è conclusa con un approfondito studio sull’ereditabilità dei caratteri e sulle tecniche più utilizzate nel miglioramento genetico del pesco con particolare riguardo alla resistenza ai parassiti.
3.SECONDA PARTE: INDAGINE SPERIMENTALE
3.1 INTRODUZIONE
L'obiettivo del lavoro è stato quello di accertare e confermare la resistenza di 19 selezioni di pesco, ottenute presso il DOFI nei confronti di T. deformans attraverso un’attenta osservazione triennale in due diversi ambienti climatici.
La ricerca è stata supportata da rilievi agro-bio-pomologici e da un’indagine genetica di tipo molecolare allo scopo di verificare la variabilità esistente nelle selezioni ed evidenziare eventuali differenze dell'espressione genica fra tessuti sani e malati.
Altro obiettivo è stato quello di valutare la resistenza a T. deformans di progenie di semenzali ottenute dall’autofecondazione delle selezioni resistenti.
3.2 MATERIALI E METODI
Nel triennio 1997-99 le 19 selezioni sono state osservate in due differenti ambienti climatici della Toscana: uno collinare a decorso primaverile freddo, umido e piovoso, quale quello a Bagno a Ripoli (FI) (az. “Monna Giovannella”) e l'altro di pianura più asciutto e temperato, vicino al mare a Quarto d'Albegna Albinia (GR) (az. “La Marsiliana”). Per ognuna di queste sono stati valutati 12 rami misti annotando il numero di germogli e le foglie colpite oltre al loro indice sintomatico di attacco fornendo un punteggio da 0 a 9 in base ad una scala arbitraria messa a punto da Ritchie e Werner nel 1981. Come cultivar di riferimento suscettibile è stata utilizzata la ''Springbelle'' in entrambi le località. Sono stati studiati inoltre 25 semenzali di pesco, provenienti sempre dalla stessa progenie, nell'Azienda Sperimentale Dimostrativa ''La Marsiliana'' Albinia (GR) dell'ARSIA.
Negli anni precedenti ed in quelli di osservazione (1997-1999) non sono stati effettuati trattamenti fungicidi.
3.3 CONCLUSIONI
La valutazione delle selezioni allo studio, in entrambi gli ambienti pedoclimatici, ha confermato la loro elevata resistenza a T. deformans anche nelle condizioni più difficili, quando cioè maggiore è stata la virulenza del patogeno. Tale resistenza ha tenuto anche nella località più endemica e nell'annata più critica. Tra le selezioni ''DOFI-84.364.089'' è risultata la meno attaccata mentre si è dimostrata moderatamente resistente ''DOFI-84.364.043''.
Anche i semenzali studiati nell'azienda ''La Marsiliana'' hanno mostrato la loro elevata resistenza a T. deformans.
Le analisi molecolari effettuate hanno confermato le valutazioni sul comportamento fenotipico dimostrando l’esistenza di un'alta percentuale di geni omozigoti nelle selezioni e nei semenzali.
Le selezioni allo studio vengono attualmente utilizzate come genitori potenziali per programmi di miglioramento genetico per la resistenza a T. deformans.
Possono essere impiegate in agricoltura biologica o in piccoli impianti amatoriali, dove necessita la produzione di pesche sane senza l'utilizzo di anticrittogamici.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabrizio Marengo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Corso: | Scienze e Tecnologie Agrarie |
Relatore: | Elvio Bellini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 226 |
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