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Cinema e Internet nell'epoca del digitale

OGGETTO
Un’analisi storica, tecnica, economica e sociale del rapporto tra cinema e Internet all’interno della “rivoluzione” digitale.
METODO
Innanzitutto abbiamo ricercato la letteratura critica sul rapporto tra cinema e Internet. Eccetto qualche pagina Web, abbiamo rilevato un’assenza quasi totale di letteratura sull’argomento.
Abbiamo proceduto, quindi, all’osservazione diretta sul campo. In primo luogo, abbiamo esaminato sugli schermi cinematografici i film che trattano di reti telematiche e/o impiegano tecniche derivate dall’informatica. In secondo luogo, abbiamo analizzato sui monitor dei computer i modi in cui il cinema è presente in Internet e nei fenomeni ad essa collegati.
In mancanza di letteratura specifica sui rapporti tra cinema e Internet, siamo risaliti alla letteratura critica sui due strumenti e sulla tecnologia che ha reso possibile il loro incontro: il digitale. Dal momento che il digitale ha permesso la convergenza di informatica, comunicazione e audiovisivi in un unico sistema tecnico, i testi sono stati selezionati da tutti e tre gli ambiti. All’interno di ciascun ambito abbiamo poi ricercato punti di vista tecnici, economici, socio-culturali e artistici. In genere, abbiamo riscontrato due opposte tendenze nel trattare le tecnologie digitali: da una parte fantascientifiche previsioni basate su tesi di “determinismo tecnologico”, dall’altra il rifiuto incondizionato di tanti “apocalittici”.
Per tenerci equidistanti da entrambe le posizioni, nella prima parte del nostro lavoro, abbiamo proceduto a riscrivere le evoluzioni tecnologiche nei settori del calcolo, della comunicazione e dell’arte, tenendo conto sia dell’aspetto tecnico che di quello sociale. Questo ci ha permesso di comprendere la reale portata rivoluzionaria dell’avvento del digitale che, come tutte le rivoluzioni, da una parte esalta e dall’altra spaventa. Alla luce di tutto ciò, nella seconda parte del nostro lavoro, abbiamo ricontestualizzato i dati raccolti in precedenza sul rapporto tra cinema e Internet.
RISULTATI
Constatazione dei punti di contatto – tecnici e sociali – nell’evoluzione di cinema e Internet.
Storicizzazione del rapporto tra cinema e Internet in base allo sviluppo della tecnologia digitale, con costante attenzione alla situazione italiana.
La presenza di Internet all’interno dei film per il grande schermo è stata suddivisa tra livello contenutistico e livello formale. Nei contenuti sono stati individuati e catalogati temi e generi “telematici” nei film. A livello formale è stata rilevata nei film una generica mancanza di tecniche e strumenti derivati da Internet e abbiamo analizzato uno dei rari esempi filmici.
Per quanto riguarda il cinema in Internet, invece, abbiamo constatato innanzitutto che riveste pari importanza sia per le grandi produzioni, sia per le produzioni indipendenti. La presenza del cinema in Rete è stata poi suddivisa in sei sezioni: promozione, informazione, produzione, distribuzione, visione, archiviazione. Si è rilevato che le prime due sezioni sono attualmente le predominanti a livello quantitativo. Nella promozione sono state individuate le nuove forme pubblicitarie sul Web e sono stati isolati i casi particolarmente innovativi. L’informazione è stata suddivisa tra emittenti e contenuti ed è stata rilevata l’invadenza della pornografia. Nella sezione successiva sono stati analizzati i vantaggi portati da Internet alla produzione cinematografica. Vantaggi che diventano ancor più consistenti nella distribuzione, tanto da dar vita a festival cinematografici online. La visione dei film su Internet è indubbiamente la sezione più interessante, in quanto sta creando nuove forme “filmiche” e nuove modalità di visione. I fenomeni che abbiamo ritenuto più interessanti sono: animazione, iperfilm e film “pirata”. L’ultima sezione analizzata è l’archiviazione, dove abbiamo rilevato che gli enormi database cinematografici online non solo stanno catalogando ogni sorta di dati, ma stanno iniziando anche a digitalizzare quei vecchi supporti che col tempo rischiavano di sparire per sempre.
Nell’ultima parte del nostro lavoro, prima della fine, abbiamo ricondotto le nuove prospettive aperte dall’incontro tra cinema e Internet al più ampio contesto a cui appartengono e dal quale siamo partiti: il digitale.
In appendice abbiamo catalogato i siti selezionati nel corso del lavoro.

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Emanuele Melli CINEMA E INTERNET NELL’EPOCA DEL DIGITALE 1 INTRODUZIONE “In principio era il numero” 1 . E’ il nostro punto di partenza. Secondo Peter Weibel 2 , dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi sogno digitale. Il primo pensatore digitale, Weibel lo identifica naturalmente in Pitagora, “che per primo avviò una riflessione filosofica secondo la quale i numeri sono onnipresenti dietro a tutte le forme di qualsiasi fenomeno, e le relazioni numeriche sono i benefattori dell’armonia. Analogamente Platone predicò l’armonia digitale, lasciando un segno indelebile nella civiltà occidentale. La nostra brama di una perfetta armonia ha condotto alla regola aurea, la divina misura della proporzione nelle arti e nell’architettura dell’antichità” 3 . Il Rinascimento ha avuto in Leonardo da Vinci un altro sognatore digitale, ma è stato Cartesio, nel Seicento, a formulare per primo il sogno digitale come scienza, nella presunzione di elevare il metodo matematico a livello di metodologia scientifica universale. Il filosofo e matematico Gottfried Wilhelm Leibniz, poco più tardi, ha compiuto un decisivo passo in avanti sviluppando la teoria dei numeri binari, un sistema per rappresentare tutti i numeri con due sole cifre: 0 e 1, il vuoto e la presenza materiale, essere o non essere. Nell’Ottocento l’algebra di Boole ha fornito un ulteriore tassello al sogno digitale e, nel secolo successivo, è stato possibile trasformare il codice binario in una centralina algebrica, in una rete logica di connessioni elettriche, in apparecchi dove le cifre 0 e 1 sono indicatori dell’assenza o della presenza di un flusso di corrente elettrica: in breve, digit, una tecnologia, macchine calcolatrici elettroniche, computer digitali. 1 Bernhard Mitterauer, 1989. Citato in Peter Weibel, “Mondi virtuali: i nuovi corpi dell’impera- tore”, in Pier Luigi Capucci, Realtà del virtuale. Rappresentazioni tecnologiche, comunicazione, arte, Editrice Clueb, Bologna, 1993, p. 217. 2 Cfr. Peter Weibel, op. cit., p. 217. 3 Ibidem.

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