Il debito pubblico. Le origini dell'attuale problema in Italia e la manovra di risanamento
Quello italiano è un debito quasi tutto interno. Ognuno è dunque debitore e creditore al tempo stesso. Ma non è corretto affermare che la divisione aritmetica tra l'ammontare del debito e il numero degli italiani fornisca l'esatta dimensione dei debiti di ognuno di noi. In termini puramente logici, quella cifra andrebbe divisa soltanto per coloro che posseggono titoli del Tesoro. Solo questi risparmiatori, infatti, possono vantare un debito-credito verso lo Stato, e quindi, in definitiva, "verso se stessi".
Tuttavia, ad alcuni la disquisizione può apparire accademica: debito o credito che sia, a un certo punto qualcuno dovrà pur onorarlo! E' come una maxicambiale che, alla scadenza, viene ogni volta rinnovata.
Un contributo alla comprensione del problema viene dalla Banca d'Italia. In una delle relazioni annuali si può leggere: "Fino a che vi sarà il disavanzo pubblico, vale a dire la differenza negativa tra entrate e uscite registrata ogni anno, il debito non potrà che continuare ad aumentare in termini nominali. E' molto più significativo misurarne la crescita in termini relativi, vale a dire rispetto al prodotto interno lordo, che, com'è noto, equivale all'intero ammontare della ricchezza nazionale prodotta in un anno".
Perché è utile riferirsi al rapporto debito/PIL, piuttosto che al valore assoluto del debito?
La ragione è che il PIL fornisce una misura della dimensione del sistema economico e dunque il rapporto debito/PIL rappresenta una misura della grandezza del debito rispetto alle dimensioni dell'economia.
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Genio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1995-96 |
Università: | Università degli Studi di Napoli |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Antonio Murolo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 244 |
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