Le strutture organizzative di cui alla L. 231/2001: un’analisi comparativa
Con la legge delega del 29 settembre 2000 n. 300 lo Stato italiano ha ratificato ed eseguito alcuni atti internazionali, elaborati in base all’art. 31 del Trattato sull’Unione europea, quali la Convenzione sulla tutela finanziaria delle Comunità europee, stipulata a Bruxelles il 26 luglio 1995, la Convenzione di Bruxelles del 26 maggio 1997 sulla lotta alla corruzione nella quale vengono coinvolti funzionari della Comunità europea o degli Stati membri, la Convenzione OCSE del 17 settembre 1997 sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche ed internazionali.Alla legge è seguito un decreto di attuazione, 8 giugno 2001, n. 231, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 19 giugno 2001, n. 140. Esso reca la disciplina della “responsabilità cosiddetta amministrativa delle persone giuridiche e degli enti privi di personalità giuridica in relazione alla commissione di determinai reati da parte di soggetti incardinati in vario modo nella struttura dell’ente”.Con tale intervento il nostro ordinamento giuridico si è dotato di un modello generale di responsabilità sanzionatoria degli enti collettivi, che, per struttura e finalità, sembra essere capace di integrare un efficace strumento di controllo sociale.Si tratta di un’innovazione legislativa particolarmente importante, che sancisce il superamento del societas delinquerenon potest.Nella difesa di tale dogma, un ruolo fondamentale hanno avuto, nell’area dell’Unione europea, il sistema italiano, tedesco, greco e spagnolo, legati, per ragioni ideologiche e dogmatiche, ad una concezione individualistica del diritto penale.Con il d.lgs.n. 231/2001 si rende omogeneo il sistema sanzionatorio nei diversi Stati membri dell’Unione. In molti di questi, quali Francia, Olanda, Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Finlandia, Portogallo, è già presente una responsabilità amministrativa degli enti. Inoltre, consapevole chele struttura collettive dotate ovvero no di personalità giuridica, coincidono con un’area di interessi, cui deve corrispondere uno specifico ambito di responsabilità, la disciplina prevede che le conseguenze sanzionatorie dell’agire illecito ricadano sull’ente. Ciò qualora esso sia commesso nell’interesse dello stesso.Quanto esposto ha comportato il passaggio da una responsabilità meramente sussidiaria ad una diretta, autonoma e penalmente rilevante, affiancando ad una obbligazione di garanzia una serie di sanzioni di natura non solo pecuniaria ma anche interdittiva della attività svolta, con evidente finalità punitiva.Affinché l’ente possa essere dichiarato responsabile, occorre che il reato commesso sia d esso ricollegabile sul piano oggettivo; e che costituisca espressione della politica aziendale; ovvero, quanto meno, derivi da una colpa di organizzazione, intesa come mancata adozione di presidi necessari ad evitare che il reato sia commesso.Ratio fondamentale del decreto in esame non è comunque approntare un efficace apparato sanzionatorio, per punire la commissione del reato, quanto prevenire l’eventuale commissione degli stessi da parte degli enti, prevedendo all’uopo, l’introduzione di sistemi di monitoraggio dell’agire imprenditoriale.Gli illeciti societari rientrano nella categoria dei reati cosiddetti propri, in quanto possono essere commessi esclusivamente da determinate persone, in possesso di particolari qualifiche previste dalle singole fattispecie incriminatrici.Il problema, che si tenterà di affrontare in questa sede, è quello relativo alla possibilità che tra gli autori di tale tipologia di reati, risultino annoverabili anche soggetti diversi dalle persone fisiche, rectius enti e società, intesi come soggetto di diritto.Si tratta di un interrogativo di assoluto rilievo, strettamente connesso allo sviluppo della criminalità de colletti bianchi, che ha condotto ad un notevole incremento dell’illegalità dell’impresa.La diffusione sempre crescente della criminalità organizzata, caratterizzata da un saldo intreccio criminoso, pactum sceleris, tra sistema imprenditoriale, potere politico e pubblica Amministrazione, ha inoltre confermato la centralità del soggetto giuridico, in prevalenza società di capitali, spesso interessate al compimento di attività illecite ed allo sfruttamento dei conseguenti risultati.A fronte del ruolo preminente dei gruppi societari, l’incongruenza di una disciplina differenziata, sotto il profilo della responsabilità penale, tra persone fisiche e giuridiche è del tutto anacronistico.L’attribuzione della responsabilità penale esclusivamente alla persona fisica, che ha agito può risultare spesso insufficiente, e non sempre adeguata ala realtà, la quale dimostra di continuo che talune forme di criminalità d’impresa rappresentano la conseguenza giuridica di precise e mirate scelte di politica gestionale delle società.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Caterina De Riccardis |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Tiziano Onesti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 231 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il D. Lgs. 231/2001: l'impatto del modello ''esimente'' sul sistema di controllo interno
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi