Karol Wojtyla e la fenomenologia: tra filosofia e teologia
La tesi guarda al rapporto che Karol Wojtyla definisce, negli anni dei suoi studi in Polonia, con Max Scheler. Si passa da uno studio sul Wojtyla fenomenologo in generale a una più attenta lettura delle Valutazioni sulla possibilità di costruire un'etica cristiana sulle basi del sistema di Max Scheler, il titolo della tesi di dottorato in filosofia ottenuta dal giovane Wojtyla nel 1953. A partire anche dai saggi minori wojtyliani, compresi fra gli anni Cinquanta e Settanta, ho ritenuto opportuno inserire una necessità filosofica che il futuro Pontefice intende determinare: il recupero dell'etica di San Tommaso d'Aquino, punto di incrocio fra la concezione dell'emozione, che Scheler aveva come proprio cavallo di battaglia, e la concezione del dovere ( da Kant ). Solo con l'Aquinate, scrive Wojtyla, si assiste alla completezza della visione del moto attualizzante della vita emotiva. Vale a dire che il filosofo medievale ha da sempre contribuito alla lettura integrale della persona, nella descrizione del passaggio dalla potenza all'atto ( 2 categorie la cui origine è naturalmente aristotelica ). Attenzione particolare è data anche al concetto dell'amore e alla Sequela Christi, di rilevante importanza per chi voglia comprendere un pensiero in maturazione, come quello wojtyliano degli anni Cinquanta . L'amore è scoperta del mondo dei valori. Il disvelamento del Wojtyla filosofo morale è quello dei moti psicologici e filosofici che portarono i discepoli a espandere la " buona novella ", il messaggio dell'amore. Cosa scoprirono i discepoli? Un mondo dei valori ideale o l'ideale mondo dei valori tradotto in realtà ? Come nasce la sequla Christi? Quale differenza dal pensiero scheleriano e quali implicazioni ha il recupero di un'etica che guarda alla persona?
La lettura del testo è agevole, seguendo da vicino gli scritti wojtyliani, per far comprendere almeno qualcuna delle vie che per Wojtyla portano alla riscoperta fenomenologicamente corretta della persona. Passando dall'atto alla persona, visibile come passaggio proprio nel tema della sequela. Una particolare lettura finale è quella della relazione " Amore fecondo e responsabile " del giugno 1978 tenutasi al Cisf , dove appare per il di lì a poco Papa decisiva la maturazione di un pensiero originale sul tema dell'amore, dopo gli studi degli anni Sessanta; con l'integrazione dell'Humanae Vitae di Paolo VI e le ricerche wojtyliane espresse in Persona e Atto.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Cecere |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Francesco Fistetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 126 |
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