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La guerra italiana nei documentari del Luce 1940-1943

Studio di 17 documentari editi dal Luce dal 1940 al 1943. Analisi filmica, comparazione storica. Analisi sincronica e diacronica. Il messaggio e la propaganda. I fatti realmente accaduti e la realtà mostrata dal LUCE.

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Parte prima 1. Il cinema come fonte Il dibattito sulla questione dell’ammissibilità delle immagini in movimento come fonti storiche è tuttora acceso, anche se in questi ultimi tempi sembra risultare possibile, per gli storici, utilizzando una certa metodologia, farne oggetto delle proprie ricerche. Ma, soprattutto in Italia, è stato necessario affrontare e risolvere una serie di pregiudizi che provenivano da alcuni storici che negavano al documento filmato la parità col documento scritto. Ci proponiamo in questa sede di rilevare le motivazioni alla base di chi, invece, vede nel cinema un’immensa miniera di informazioni che devono essere prese in considerazione per una completa analisi della storia contemporanea. Mino Argentieri ricorda 1 che Pierre Nora afferma addirittura che nei nostri tempi la storia risulta essere monopolio dei media. Radio, stampa, immagini non sono solo un mezzo di divulgazione di informazioni, ma sono « come la condizione stessa della loro esistenza », ossia, senza di essi, i fatti storici non avrebbero la possibilità di essere tali in quanto mancherebbe il presupposto che li rende, appunto, storici. Inoltre, l’avvenimento, sempre secondo Nora, verrebbe trasformato nella sua riproduzione, in rappresentazione spettacolare, capace di provocare nel pubblico identificazione. Questo fenomeno è ravvisabile sia oggi per quanto riguarda la TV, sia tempo addietro nei cinegiornali. Una differenza di gestione dell’avvenimento si ha a seconda che il regime sia totalitario o liberale democratico: nel primo caso, se un’informazione ha in sé un potere intollerabile per l’equilibrio del regime, si 1 Mino Argentieri, Cinema e ricerca storiografica, il documento filmato, Napoli, 1989, pag.7

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