Gli uomini... il secondo sesso? Considerazioni mascoliniste sulla condizione dell'uomo
Ultimamente ci viene proposta un'immagine denigratoria dell'uomo. Come mai non si sente una voce maschile emergere dal coro a difesa di questo sesso che viene definito forte che però con il suo silenzio sembra essere più un secondo sesso ? È solo grazie ad Internet , soprattutto grazie al sito PARIDIRITTIPERGLIUOMINI, che sono venuta a conoscenza di un movimento maschile , nato parallelamente al movimento femmisnista degli anni 70 , il mascolinismo, che ha come obiettivo quello di raggiungere un'effettiva uguaglianza tra uomini e donne. Nel 1966, MYRON BRENTON, nel libro filofemminista "THE AMERICAN MAN”, denunciava per la prima volta il pericolo che i problemi di questo genere, venivano affrontati solo secondo un ottica femminile. È nato un nuovo sessismo che, come dice FARREL, uno dei maggiori esponenti della corrente mascolinista - Il potere maschile è ormai soltanto un mito . La realtà è quella di un mondo femminilizzato che pero' non vuole riconoscersi come tale per continuare a sfruttare il mito del sesso debole (LE DONNE) e del sesso forte (GLI UOMINI). Viene fatto di tutto affinchè l uomo non prenda pienamente coscienza della sua condizione. Fin da bambini, i maschi vengono educati a rifuggire dai propri sentimenti, a non parlare con nessuno, soprattutto tra uomini; questo ha fatto si che l'uomo si trovasse nell'impossibilità di dissentire, di lamentarsi come fanno sempre tutte le donne. L a condizione maschile è sottovalutata. Gilmore con il suo libro “GENESI DEL MASCHILE”, mette in evidenza come in realtà non si nasce uomini, ma lo si diventa attraverso riti di passaggio che possono essere piu' evidenti. Essere virili è una risposta sociale, è una modalità approvata di essere maschi adulti. Cio' che fa essere un uomo cio' che è , ed è quindi il suo simbolo, è il fallo, ma gli uomini, han lasciato che quello che LACAN chiamava il significato dei significati, diventasse sinonimo di oscenità, una cosa da nascondere, un oggetto ridicolo. L’ uomo moderno che deve cercare di recuperare la strada : È la prima volta nella storia che il giovane maschio non è piu' iniziato alla vita da altri maschi. L’ infelicità virile, infatti, non dipende dall'aver perduto il potere patriarcale o dall'antagonismo con la donna , ma dalla rimozione secolare degli istinti che ha separato il maschio dalla sua libido, dalla perdita del contatto con il suo fallo. Questo ha trasformato l uomo in sesso debole, in secondo sessso. Attraverso il genere, gli adulti impartiscono un determinato modello educativo che rispecchia l'appartenenza ad un sesso o l'altro e che insieme ai valori culturali, si trasforma in destino per gli individui. Tra i vari metodi d indottrinamento, ci sono anche le fiabe: storie come CENERENTOLA, LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO, BIANCANEVE sono tutte storie di povere ragazze, che vengono salvate da aitanti principi che già prima di conoscerle le amano incondizionatamenteperò di amore della fanciulla non se ne parla mai.
FEDERICO BONI, nel libro MAN’S HELP, evidenzia che quasi tutti i magazine maschili , siano un inno alla fisicità secondo la visione mascolinista , che si esprime attraverso le parole di RISÈ, l'unico modo che l'uomo ha di riconquistare il potere , prevede consapevolezza di se stesso , è riconquistare il proprio fallo. La maschilità ritrovata , avrà il giusto equilibrio tra la sua parte maschile e la sua parte femminile: L’ISTINTO, è tanto falòlico quanto uterino e nell'origine sessuale mitica , i due elementi maschili e femminili collaborano. Scopo di questa ricerca di sè , secondo FARRELL e secondo la corrente di pensiero mascolinista quindi, deve essere quello di sapere accettare la sfida lanciata dall altro sesso; permettendo così che ci si possa occupare tanto delle donne, quanto degli uomini. KIMMEL, sostiene che è giunto il momento di dare spazio alla sociologia della maschilità. Benchè in modi diversi, ogni sesso può essere inteso come schiavo dell'altro e per questo nessuno dei due può essere definito dominatore o secondo sesso. È necessario vi sia un equilibrio nel riconoscimento reciproco della vulnerabilità dei due sessi.
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Informazioni tesi
Autore: | Rita Lemmo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Ivana Padoan |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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