Nuove modalità di lavoro: dal telelavoro al lavoro agile
Sempre più aziende per fronteggiare l'attuale scenario competitivo sono alla ricerca di nuove forme organizzative del lavoro che consentano di incrementare la loro produttività. Al tempo stesso per alcune categorie di lavoratori, grazie anche all'evoluzione tecnologica, è possibile svolgere la propria prestazione lavorativa in modo altrettanto efficiente fuori dai confini aziendali potendo nel contempo beneficiare di un migliore bilanciamento degli equilibri tra vita privata e vita lavorativa.
Con lo scopo di assecondare questa duplice finalità è nato il lavoro agile che, a distanza di anni rispetto all'introduzione del telelavoro nell'ordinamento, ha trovato la sua regolamentazione prima attraverso la contrattazione collettiva e successivamente attraverso la legge 22 maggio 2017, n. 81. Per comprendere appieno le potenzialità ed i limiti del lavoro agile, anche di carattere normativo, si è ritenuto opportuno prima di procedere con la sua diretta trattazione riservare la prima parte dell'elaborato al telelavoro, non solo perché “parente più prossimo” del lavoro agile, ma anche perché ha costituito un punto di svolta nella gestione del rapporto di lavoro a distanza e nella sua regolamentazione. Con l'approvazione della legge 81/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 giugno, il legislatore ha fornito un quadro normativo “snello” sul lavoro agile costituito da soli sei articoli.
L'analisi del provvedimento non è avvenuta solo in “chiave” testuale ma ha considerato anche i necessari e molteplici richiami alla normativa vigente, non sempre presenti nel provvedimento, tenendo anche conto degli atti di prassi intervenuti successivamente all'approvazione della legge con lo scopo di consentirne una concreta applicazione. Particolare attenzione è stata dedicata alle tutele riservate dalla normativa al lavoratore agile con l'analisi di problematiche relative alla parità di trattamento, al potere di controllo a distanza e alla tutela della salute e della sicurezza che ha conosciuto il riconoscimento di un importante diritto di nuova concezione come quello alla disconnessione. Proprio l'aspetto relativo alla salute e sicurezza nel lavoro agile ha richiesto i maggiori approfondimenti, non solo per la delicatezza e l'importanza della tematica, ma quanto per il fatto di essere stato considerato da più parti, spesso in modo improprio, l'elemento di semplificazione rispetto al quadro normativo del telelavoro.
Oltre all'aspetto normativo si è ritenuto opportuno, per cogliere gli aspetti legati alla concreta applicazione del lavoro agile nelle realtà aziendali, esaminare e confrontare, su taluni parametri, cinque accordi aziendali sul lavoro agile che hanno interessato realtà di settori produttivi diversi che sono intervenuti prima dell'approvazione della legge 81/2017. In conclusione si può affermare che le forme di lavoro svolte a distanza con il supporto delle moderne tecnologie, al di la della loro regolamentazione, stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale nel lavoro che cambia. Da un lato riscontrano la necessità delle aziende di ricercare soluzioni organizzative che portino ad un incremento della produttività del lavoro, dall'altro consentono di valorizzare la persona attraverso una migliore conciliazione tra tempi di vita e lavoro. In tale direzione la nuova attenzione dedicata al lavoro a distanza rappresenta un elemento positivo pur nella consapevolezza che sarà compito del legislatore, anche comunitario, nonché delle parti sociali, individuare un quadro regolatorio che, nell'esprimere le dovute garanzie in favore dei lavoratori, consenta appieno la realizzazione e lo sviluppo di nuove modalità di esercizio della prestazione lavorativa, fermo restando il principio che “non tutto ciò che è tecnicamente realizzabile può essere per ciò stesso anche giuridicamente possibile”.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Bertocchi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze dei servizi giuridici |
Relatore: | Elena Signorini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 116 |
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