La giurisprudenza della Corte Costituzionale sul pricipio del giudice naturale
Nel 1848 Carlo Alberto di Savoia Re di Sardegna concesse lo Statuto Albertino, Carta Costituzionale in cui l'influenza delle esperienze costituzionale francesi è evidente, infatti, numerosi articoli sono la mera traduzione di quelli d'oltralpe. Interessante è poi far notare come in realtà lo Statuto Albertino fosse stato prima scritto in francese e successivamente tradotto in italiano. In questa Carta Costituzionale, che sarà la prima dell'Italia unita, il principio del giudice naturale è contenuto nell'articolo 71 il cui testo è il seguente: "Niuno può essere distolto dai suoi giudici naturali. Non potranno perciò essere creati tribunali o commissioni straordinarie".
Dalla lettura dell'articolo si ricava come la distrazione del cittadino dal suo giudice naturale corrisponda solo alla creazione di giudici straordinari.
Un problema che invece porta a diverse opinioni a riguardo è quello della qualificazione di questo come diritto soggettivo del cittadino o come altra posizione giuridica soggettiva.
Chi considera che l'articolo nel suo complesso non si riferisca ad altro che ad una questione di mera organizzazione giudiziaria e quindi non riconosce ad esso la rilevanza di diritto, lo ricava sia dalla flessibilità delle norme contenute nello Statuto che potevano essere derogate con semplice legge ordinaria sia dalla collocazione topografica dell'articolo in esame nel capo riguardante l'ordinamento giudiziario. Mentre nelle precedenti Costituzioni Francesi questo principio era sempre inserito nei titoli delle Carte che trattavano i "diritti politici dei cittadini" o i "diritti di libertà" .
A questa interpretazione riduttiva si oppone quella che non considera sufficiente la collocazione topografica della norma nella Carta Costituzionale per attribuire ad essa la qualifica di interesse legittimo ma anzi facendo una ricostruzione sistematica delle disposizioni e dei metodi interpretativi del diritto costituzionale giunge a dimostrare, anche attraverso l'esame della giurisprudenza dell'epoca, che in realtà era considerato come fondamentale diritto del cittadino oltre che fondamento per l'organizzazione giudiziaria; a riprova ulteriore di ciò si giunse a sostenere che l'articolo 71 avesse addirittura un carattere rigido rispetto a quello flessibile dell'intero Statuto.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Michele Dal Zin |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Lorenza Carlassare |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 145 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Le sentenze additive della Corte Costituzionale
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi