Interessi geopolitici ed economici della Cina nella guerra in Siria (2011-2020)

Si analizza il conflitto siriano guardando ai diversi attori che sono intervenuti, avendo sempre a mente il punto di vista delle vittime.
La tesi è composta da tre capitoli. Nel primo capito viene analizzato l'intero contesto socio-politico-economico degli ultimi vent'anni, da quando cioè Bashar al-Assad ha preso il posto del padre alla presidenza della Repubblica. E' dedicato un paragrafo specifico al modo in cui sono cambiate le dinamiche del conflitto, soprattutto dopo la proclamazione del califfato da parte di al-Baghdadi nel 2014. Il secondo capitolo è dedicato all'analisi dei diversi attori che sono intervenuti schierandosi a favore di una delle due principali coalizioni, quella pro-Assad (Russia, Iran, Hezbollah, Cina) e quella contro il presidente siriano (Stati Uniti, Francia, Israele, Turchia, Qatar). E' presente un paragrafo per ogni stato e all'interno di questi vengono delineati i principali interessi economici e geopolitici che hanno portato lo stato in questione ad intervenire nel conflitto in Siria. Il terzo capitolo è dedicato agli interessi della Cina. Sono stati innanzitutto delineati i rapporti sino-siriani, dalle origini fino ai giorni nostri. La Siria, infatti, rientra nel progetto cinese della Belt and Road Initiative. Il caso siriano è anche un chiaro esempio di come sia cambiata negli anni la politica estera cinese (a cui è dedicato un apposito paragrafo) e, di conseguenza, anche la sua posizione nel mondo.