Il piano di salvataggio della repubblica d'Irlanda dalla crisi economica: il piano di riforma 2011-2014
L’obiettivo che si vuole perseguire con questa tesi è essenzialmente quello di analizzare le cause e gli eventi che hanno portato la Repubblica d’Irlanda a cadere nel vortice disastroso della crisi economica internazionale e, in secondo luogo osservare come, con quali impianti normativi e scelte politiche, essa stia cercando di uscirne.
Si darà, nelle pagine che seguono, preliminarmente, un quadro generale del back ground storico dell’isola, a partire dal tempo dell’indipendenza dal Regno Unito. Tale prospettiva è, infatti, di grande importanza, onde ben cogliere il substrato storico e sociale degli ambiti economici, i quali maggiormente hanno caratterizzato l’economica irlandese. Tali settori infatti, hanno nel tempo assunto connotati, a tal punto caratteristici, da far assegnare l’appellativo di “Tigre celtica” alla Repubblica d’Irlanda. Gli stessi ambiti economici che hanno, nel passato, dato grande ricchezza al Paese, sono stati inevitabilmente, anche quelli che più di altri, hanno risentito delle conseguenze negative della crisi.
Avendo quindi chiaro il terreno sul quale ha operato la crisi economica e in quali settori questa ha vessato l’Irlanda, si passerà ad osservare come, l’Unione Europea, in un continuo dialogo con la Repubblica irlandese, abbia cercato di salvare quest’ultima dal rischio di un default: si guarderà, infatti, ai rapporti che sono intercorsi tra Irlanda e Unione europea, e ai provvedimenti, tendenti a contrastare la crisi, che i rispettivi governi hanno emanato nel corso degli anni. L’Irlanda, infatti, a partire dal 2010, ha chiesto l’ausilio del Fondo Salva Stati, onde sfuggire dal tracollo economico e finanziario verso il quale era destinata.
Importante parte della tesi che segue, riguarderà l’analisi del National Recovery Plan: ovvero il piano di risanamento che il Governo di Dublino ha adottato nel 2010. Con questo piano, l’Irlanda ha voluto rispondere, alla accettazione della richiesta di aiuto che la stessa a rivolto all’Unione Europea: è stata quindi adottata, con scadenza quadriennale, una ferrea legislazione atta a risollevare le sorti economiche e finanziarie del Paese, per traghettarlo quindi verso una crescita economica stabile e durevole.
Si osserverà, poi, ove il Nationa Recovery Plan abbia maggiormente influito, e quali ambiti economici, fiscali e giuridici abbia, in maniera più rilevante, toccato. Particolare attenzione si darà alla questione della riforma dell’ambito fiscale, e delle istituzioni bancarie.
Dopo aver esposto quanto detto, si passerà ad un’analisi circa l’effettività delle riforme riportate all’interno dell’economia irlandese. Particolarmente interessante sarà riscontrare i numerosi punti di novità, delle stesse riforme, previste nel National Recovery Plan, rispetto a quelle disposte dagli altri stati europei beneficiari degli aiuti economici dell’Unione Europea, quali Grecia e Portogallo.
L’Irlanda, si vedrà, grazie all’adozione del paino di risanamento, dopo anni di sperpero e mala legislazione economica, si è posta sotto uno stretto regime di austerity. Di tale parsimoniosi interventi, ne saranno osservate le principali caratteristiche: i benefici ottenuto dall’economia nazionale, da un lato e, dall’altro i settori che ne hanno risentito, con un accenno alla situazione di disagio riscontrata dalla popolazione.
In fine, bisogna dire che si è scelto di trattare questi argomenti, oltre che per un gusto del tutto personale, soprattutto per l’attualità della situazione economica della Repubblica irlandese: alla fine di quest’anno infatti, scadrà il quadriennio che, il Governo di Dublino, ha imposto per l’attuazione del National Recovery Plan. Ora, quindi, gli irlandesi e l’intera Unione Europea, sono chiamati a tirare le somme e misurare i guadagni di questo periodo di riforme.
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Informazioni tesi
Autore: | Samuele Scompariin |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Andrea Pin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 207 |
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